Un piano B? Una strada alternativa nel caso davvero Romelu Lukaku non arrivasse a Milano? L’Inter ha già messo in conto che il belga possa restare solo un sogno di mezza estate, ora però deve dare ad Antonio Conte innanzitutto quel "centravanti esperto" di cui ha espressamente parlato Beppe Marotta dopo il vertice di Nanchino con Steven Zhang, ovvero Edin Dzeko. Il tempo inizia a stringere, da mercoledì l’Inter si allenerà ad Appiano ma non sarà così facile chiudere per il romanista come sembrava qualche giorno fa. Perché sul bosniaco, l’uomo dei desideri nerazzurri, la Roma non sarà certo tenera. Da un lato c’è che i giallorossi adesso non vogliono rinunciare a Edin così facilmente e, anzi, proveranno comunque a proporre il rinnovo di contratto, in scadenza nel 2020. Dall’altro c’è che Trigoria adesso potrebbe farsi forza davanti alle oggettive difficoltà dell’Inter di trovare attaccanti di peso e quindi non voglia scendere dalla richiesta di 20 milioni già recapitata alla dirigenza interista, soprattutto perché non c’è ancora la certezza di arrivare a Gonzalo Higuain, scrive Carlo Angioni su "La Gazzetta dello Sport". Ieri Dzeko non ha giocato le amichevoli contro Rieti e Ternana per un sovraccarico al flessore: tutto normale, anche se dal suo entourage, comunque, non arrivano conferme sulle voci di un possibile riavvicinamento con il club giallorosso. Edin vuole Milano e basta, senza alcun tipo di esitazione. Domani in Lega e poi alla presentazione dei calendari di Serie A Inter e Roma si incontreranno. E potrebbe esserci la possibilità di capire quanto l’Inter è disposta ad aumentare l’offerta iniziale di 12 milioni pur di chiudere l’affare in tempi brevissimi, magari per fare a Conte il regalo per i 50 anni, che compie mercoledì.
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Inter, Conte vuole Dzeko: la Roma farà muro?
Domani l’incontro coi giallorossi, che chiedono 20 milioni
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