rassegna stampa

Inter, adesso Dzeko mette fretta

LaPresse

La Roma può tenere il bosniaco. Nainggolan saluta: "Dimostrerò al club che su di me ha sbagliato"

Redazione

Che succede con Edin Dzeko? Molto semplice: quel che fino a pochi giorni fa sembrava certo – perché nessuna delle parti in causa, al netto delle dichiarazioni ufficiali, metteva in dubbio il finale – ora diventa un film tutto da riscrivere, come riporta La Gazzetta dello Sport.

Il giocatore deluso dall’attesa, la Roma che non libera il bosniaco senza il sostituto, l’Inter che non va oltre 15 milioni perché convinta che in ogni caso un rilancio oggi – anche fosse dei 20 milioni richiesti dalla Roma – non produrrebbe il via libera, proprio perché i giallorossi non sono ancora riusciti ad agganciare Higuain.

L’ingrediente nuovo, in questa storia infinita, è che Dzeko non è felice dei continui rinvii di un affare che gli era stato garantito si sarebbe risolto entro il 30 giugno scorso. Non siamo alla rottura del patto con l’Inter, questo no. Ma a questo punto né l’attaccante, né la stessa Roma escludono un futuro insieme. E non è un caso che Dzeko – la cui moglie sui social non smette di postare riferimenti d’amore a tinte giallorosse – abbia mandato un messaggio all’Inter: risolviamo la questione entro la fine della prossima settimana. È una specie di ultimatum, un modo per smuovere la situazione. E il primo ad esserne felice sarebbe Antonio Conte.

Intanto ieri Radja Nainggolan ha salutato i compagni, invitandoli a una cena, dopo essersi rifatto per l’ultima volta la cresta a Milano. Il Ninja ha augurato "il meglio" ai vari Perisic, Brozovic, Sensi, Handanovic, Skriniar, D’Ambrosio, Ranocchia e Candreva, presenti alla serata, prima di commentare: "Ho fatto una scelta un po’ forzata. Ma adesso mi rimetto in gioco e cercherò di dimostrare che hanno sbagliato. Questo devo fare".

Viene spontaneo chiedersi con chi verrà sostituito l’acquisto-top dello scorso mercato. Dovrà essere uno che migliori la rosa e la completi: uno come Rakitic o Strootman. A patto che partano almeno un altro paio di esuberi, come Borja Valero e Joao Mario. Strootman garantirebbe fisico e incursioni, Rakitic costituirebbe un salto di qualità. Per il croato la strada è complessa, anche se il rapporto col Barça pare logoro.