Napoli-Roma sarà anche una sfida tra attaccanti esterni. Non dovrebbe esserci Gervinho, ma ci saranno quasi sicuramente Insigne e Callejon da una parte, Salah e Iago Falque dall'altra. Le tipologie dei giocatori sono diverse, dei quattro soltanto lo spagnolo-napoletano è la classica ala che corre e crossa. Insigne rientra e chiama lo scambio breve, oppure mira alla porta; Salah sprinta e viene attratto pure lui dallo specchio; Falque è utile anche per ripiegamenti e spostamenti centrali, scrive Pierfrancesco Archetti su "La Gazzetta dello Sport".
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Insigne-Callejon: fantasia e gol. Iago-Salah, è dura
Garcia sta provando anche il 4-3-1-2, alzando Pjanic, e sistemando Salah all’altezza di Dzeko. A questo punto non è scontato che lo scorrere del gioco sia solamente centrale
Il Napoli ha raggiunto il 63 per cento di giocate dalle fasce; la Roma arriva al 62. Pochissima differenza, come nei gol, 28-30, oppure nei tiri in porta: 89-90. Con la Fiorentina, pure a 30 reti, sono le migliori fasi offensive del campionato. Insigne, oltre ad essere il «capocannoniere degli esterni» con sette reti, è il più redditizio nella fabbrica delle idee: perché il numero 24 viaggia a una media di occasioni create (2,33) molto superiore a quella dei colleghi. Soltanto in casi estremi Sarri inverte gli esterni: quindi Callejon punterà Digne con il consueto scopo di mettersi a servizio: zero gol per lui finora ma 24 cross.
Se Garcia riesce a recuperare Gervinho, acquista profondità nelle ripartenze, imprevedibilità nello sviluppo dell’azione e anche più abitudine al gol, visto che l’ivoriano è a quota sei in campionato e Falque soltanto a uno. Ma anche Salah è reduce da infortunio e due protagonisti con «poco campo» nella gambe aumentano le incertezze. Quindi l’allenatore nella bufera sta provando anche il 4-3-1-2, alzando Pjanic, e sistemando Salah all’altezza di Dzeko. A questo punto non è scontato che lo scorrere del gioco sia solamente centrale.
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