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La Gazzetta dello Sport

Immobile-Lukaku, derby all’attacco

Redazione

Ciro, carica da leader. Romelu, gol e lacrime: Lazio-Roma è dei bomber

Ciro Immobile e Romelu Lukaku sono due prime punte, hanno trascorso una carriera da centravanti vecchi tempi, anche se le caratteristiche non sono del tutto uguali, scrive Pierfrancesco Archetti su . Immobile ha nel ventaglio delle sua specialità la corsa a campo aperto: il capitano della Lazio è veloce palla al piede e riesce a essere preciso, più che ultra potente, nelle conclusioni. Controllo e coordinazione lo aiutano. Un’altra specialità che balza all’occhio nelle sue 200 reti festeggiate con la Lazio è anche l’imboscamento sul secondo palo sui calci piazzati, soprattutto sui calci d’angolo.  La potenza fisica è maggiore in Lukaku, più alto e più possente, ma anche il mancino belga è un tipo di attaccante che si esprime bene nelle cavalcate verso la porta. Big Rom però spesso parte da fermo dopo aver sradicato l’avversario, o in seguito a uno-due: acquista velocità con i metri, mentre le partenze di Ciro sono più esplosive. La componente fisica lo aiuta anche nei duelli aerei; quanto alle sponde, Ciro va più per una pizzicata, mentre il rivale romanista fa più da muro evitando l’anticipo dei difensori.

Per il romanista si può contare soltanto questa stagione, mentre il laziale ha uno storico che dura dal 2016. Ma il derby di domani vive più sul momento. Ciro Immobile, 33 anni, è il capitano, un leader riconosciuto, ha vissuto più epoche biancocelesti e lui e Maurizio Sarri si sono dovuti venire incontro per adattare caratteristiche a esigenze tattiche.  Romelu Lukaku, 30 anni, in questo inizio di stagione è stato l’uomo della speranza per la Roma, dopo la grande depressione per gli infortuni e una campagna acquisti che non decollava. Anche a Big Rom viene riconosciuto dalla squadra il grande carisma e le lacrime dopo la rete del successo con il Lecce all’ultimo respiro denotano come Lukaku ricambi l’amore che l’ambiente romanista gli sta riversando. Finora ha messo a segno sei reti in campionato, in nove presenze; in Europa League è a quota tre in quattro incontri. Tutti i gol sono su azione, anzi l’unica volta che è andato sul dischetto si è visto respingere il tiro dal portiere del Lecce, Falcone. Si è poi rifatto dopo, tra pianti e abbracci, appunto. Leader emotivo.

La preparazione al derby è stata movimentata dagli impegni delle coppe internazionali e a livello di morale il laziale arriva più carico. Il gol segnato al Feyenoord in Champions League ha dato una spinta determinante alla squadra nella classifica del gruppo e ha portato Immobile a raggiungere quota 200 reti con la maglia della Lazio. Inoltre Ciro è vicinissimo alla stessa quota quanto a reti in Serie A. Lukaku invece è stato coinvolto nell’orribile trasferta della Roma a Praga. La speranza dei tifosi delle due parti? Che la coppa abbia sbloccato Ciro, già risollevato dopo il gol in extremis alla Fiorentina il 30 ottobre. E che la coppa abbia fatto arrabbiare così tanto Romelu da fargli pensare al derby come la partita dell’immediato riscatto.


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