rassegna stampa

Il tesoro Roma non finisce mai: il balzo in avanti è di 130 milioni

Il valore del calciatore messo a bilancio cambia ogni anno in relazione al costo storico decurtato stagione per stagione della frazione derivante dalla durata del contratto. Le plusvalenze reali prodotte nel tempo dalla dirigenza giallorossa sono...

Redazione

Numeri alla mano dall’estate 2011, quando cioè la proprietà Usa ha preso le redini del club, la patrimonializzazione dei tesserati (compresi quelli in prestito) è andata a crescere, e tutto lascia pensare che a giugno farà registrare ulteriori incrementi per gli acquisti di Perotti e Zukanovic.

La premessa è d’obbligo: il valore del calciatore messo a bilancio cambia ogni anno in relazione al costo storico decurtato stagione per stagione della frazione derivante dalla durata del contratto. Le plusvalenze reali prodotte nel tempo dalla dirigenza giallorossa sono state pari a circa 190 milioni. La patrimonializzazione è passata dai 37,6 milioni del 2011 agli 82,9 del 2012, è appena calata nel 2013 (78,7) per poi risalire nel 2014 (89,1) e quindi schizzare in alto sia nel 2015 (134,7) sia nel primo semestre dell’attuale stagione (167,1).

La politica della Roma, come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", è stata quella di puntare su giovani da rivendere quasi sempre con margine di guadagno. Per tale ragione si è scelto di operare attivamente con i procuratori, tant’è che gli esborsi per loro sono stati pari a circa 52 milioni. Bilancio alla mano investimenti ripagati, visto che – se la patrimonializzazione ora è appunto pari a 167,1 milioni – il valore di mercato dei tesserati è senz’altro superiore, diciamo intorno a 250 milioni. Due dati per tutti: Pjanic è iscritto per soli 4,5 milioni e Nainggolan per 10,2. Come dire che eventuali cessioni di due come loro genererebbero grandi plusvalenze. Insomma, nella politica del club non ci sarà mai l’ingaggio di un top player in stile Ibrahimovic, perché un investimento così oneroso (tra cartellino e ingaggio) sarebbe impossibile da ammortizzare.

(M.Cecchini)