Nel calcio, a volte la ricchezza non è dovuta soltanto all’esperienza, ma anche al denaro puro e semplice. Da questo punto di vista, la Roma può fare scuola, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
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Il tesoretto della Roma. Quando il passato è utile: gli ex valgono 70 milioni
Da Olsen a Sadiq, sono 14 i giallorossi in prestito che, se venduti o riscattati, possono portare soldi in cassa
Come tutte le grandi società, infatti, quella giallorossa controlla tanti calciatori mandati a giocare a volte per scelta ed altre per necessità. Ecco, nel pacchetto dei maggiori, c’è più di una sporca dozzina – esattamente 14 – che potrebbe portare nelle casse qualcosa come 70 milioni, pronti a essere reinvestiti sul mercato, innanzitutto per il riscatto di Smalling, che da oggi entrerà nel vivo.
Robin Olsen è tra gli artefici del miracolo Cagliari e quindi potrebbe essere riscattato o, altrimenti, ceduto all’estero per almeno una decina di milioni. Storia diversa quella di Steven Nzonzi, il cui prestito biennale al Galatasaray (altri 500.000 euro a giugno) potrebbe essere coronato dal riscatto, come fonti turche in questi giorni stanno confermando. Il lato più malinconico, manco a dirlo, è quello che riguarda Patrik Schick, che al Lipsia non sta trovando lo spazio che sperava. È ovvio che sia lui quello che porterebbe la maggior parte del tesoretto (circa 28 milioni), ma da lui ci si aspetta una seconda parte di stagione all’altezza delle sue potenzialità, se la caviglia smetterà di tormentarlo.
Riscatto sicuro invece per Gregoire Defrel al Sassuolo per circa 10 milioni, così come la Roma aspetta buone notizie. Le stesse che giungono dal Feyenoord per Rick Karsdorp, autore di una sorta di rinascita in patria. Ottime chance di riscatto anche per Maxime Gonalons, che il Granada ha intenzione di acquisire a titolo definitivo, pagando i 4 milioni pattuiti in estate. Vediamo, poi, se la Spagna porta bene anche a Ante Coric. Se l’Almeria, dove è in prestito, fosse promossa nella massima serie, il riscatto a 6 milioni sarebbe cosa fatta, dimenticando in questo modo la scommessa persa sul giocatore.
Tra quelli potenzialmente utili, in tutti i sensi, il caso più immediato è quello di Bruno Peres. Il 31 dicembre il brasiliano dovrebbe tornare in giallorosso. Che cosa farne? Detto che il d.s. Petrachi al Torino lo aveva scelto, è credibile che Fonseca possa valorizzarlo, vista l’eclissi di Florenzi a destra? Non facile. Per ora, comunque, sembra che si sia fatta viva la Salernitana, ma se l’ex granata stesse bene, per i giallorossi potrebbe essere un affare.
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