Il sottomarino è meno giallo, ma ora parla bene italiano

Il Villarreal è la squadra più italiana tra le spagnole. Al Madrigal, infatti, giocano tre giocatori nostrani più alcune vecchie conoscenze della Serie A. El Submarino Amarillo è uno dei club più in forma della Liga, arriva da un ottimo quarto posto in classifica lo scorso anno e ieri, mentre la Roma sconfiggeva il Milan, la squadra di Escribà ha surclassato 3-0 l'Atletico Madrid.

Sansone, Soriano e Bonera sono i tre italiani che militano nel Villarreal. Oltre a questi elementi, ci sono due altre pedine che hanno conosciuto il calcio 'nostrano': Pato e José Angel. Il primo è stato portato in Spagna proprio da Bonera, suo compagno ai tempi del Milan. Mentre il terzino cercherà vendetta contro la sua vecchia squadra. Già, perché l'urna di Nyon ha fatto sì che ai sedicesimi di Europa League si scontrassero Villarreal e Roma.

In estate la società spagnola ha dovuto affrontare un traumatico addio: quello del tecnico Marcelino a pochi giorni dal preliminare di Champions League contro il Monaco. Sulla panchina del Sottomarino giallo ci si è seduto Fran Escribà, chiamato in tutta fretta e tra la sorpresa generale vista la limitata esperienza con Elche e Getafe. Nonostante l'eliminazione dalla competizione più prestigiosa - proprio come la Roma -, il tecnico ha saputo raddrizzare la rotta, si è fatto conoscere e soprattutto ha preso per mano la squadra, facendola ripartire.

Sono tante le alternative che l'allenatore del Villarreal ha a disposizione, soprattutto in attacco: oltre ai già citati Pato e Sansone, ci sono anche Bakambu e Soldado, titolare inamovibili con Marcelino. Lo spagnolo, però, si è rotto il crociato e non sarà disponibile prima di marzo. Inoltre ci sono Trigueros e Samu Castillejos, pronti a punire le difese avversarie con la propria velocità. Soriano, insieme al suo omonimo e capitano Bruno, si occupano della sostanza del gioco. Al Madrigal sarà tutt'altro che facile per la Roma, che deve fare un salto nel passato per evitare di ripetere ciò che è già accaduto oltre dieci anni fa.

(Filippo Maria Ricci)