Nei ritorni a casa, a volte, occorre esercitare l'arte della pazienza. Non è il caso di scomodare Ulisse e i dieci anni che gli servirono per tornare da Troia a Itaca, ma se fossimo nei panni di Davide Frattesi lo prenderemmo come esempio di un desiderio coltivato con tenacia e successo, inizia Massimo Cecchini sulla Gazzetta dello sport. Non è un mistero che il centrocampista del Sassuolo, pur impegnato al massimo in questi giorni nella sua "full immersion" con la Nazionale di Roberto Mancini, in cuor suo spera che l'asta fra diversi club che lo vede protagonista, finisca per riportarlo alla casella di partenza, cioè a Roma.
La Gazzetta dello Sport
Il ritorno di Frattesi: Pinto ci prova, la chiave dell’affare può essere Bove
Vero, il centrocampista ha mosso i primi passi da calciatore nella Lazio, ma è in maglia giallorossa che ha trovato
la prima vera vetrina nelle giovanili. Com'è noto, il trasferimento al Sassuolo è nato per la volontà della società giallorossa di riportare alla base Lorenzo Pellegrini. Il club neroverde per Frattesi chiede almeno 30 milioni, e sono
tanti i club, in Italia come all'estero, che bussano alle porte per averlo. Per intenderci, anche l'Atletico Madrid sarebbe pronto a versare questa cifra per assicurarselo.
Il general manager Tiago Pinto però, oltre che sulla volontà del ragazzo, può contare su due armi: 1) la clausola del 30 percento su una eventuale rivendita che i giallorossi avevano mantenuto, che significherebbe uno sconto analogo, 2) la possibilità d'inserire alcuni dei giovani talenti nella trattativa, un po' come era successo in passato con lo
stesso Frattesi. In questo senso, la Roma, sarebbe disponibile a dare Volpato o addirittura lo stesso Felix, mentre il Sassuolo preferirebbe Edoardo Bove, 20 anni lanciato da Mourinho e che lo stesso Special One vorrebbe mantenere alla sua corte.
Morale: i giochi sono ancora tutti da costruire, ma a benedire Frattesi c'è anche uno che lo ha visto crescere in giallorosso. Parliamo di Roberto Muzzi che lo ha guidato nelle giovanili. "Sarebbe un grande colpo per la Roma - dice a Rete Sport -. È un grande calciatore. È cresciuto tanto in questi ultimi due anni, ed è un professionista esemplare. L'ho allenato anche a Empoli, non mi sorprende sia arrivato in Nazionale. Penso sia pronto per il ritorno a casa. Ha grande personalità, ha forza, esplosività, durante gli allenamenti è uno che non si risparmia. Quando ero l'allenatore dei Giovanissimi nazionali, prima di passare agli Allievi, lo vidi e dissi alla Roma di prenderlo. Poi l'ho ritrovato a Empoli e ha sempre giocato titolare. Penso che possa migliorare tatticamente, è un cavallo pazzo, corre dietro tutti, ma ha forza, tiro e grandissima personalità. Penso sia perfetto per Mourinho, perché è romanista ed è un valore aggiunto". In tempi di calcio senza bandiere, sottoscriviamo anche noi.
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