I giocatore di classe non si distingue solo per la tecnica raffinata e la capacità sotto porta. Il "campione" è prima di tutto un uomo che ha qualcosa di più nell'anima e riesce a trasmettere da solo, con la sua presenza, entusiasmo a tutto l'ambiente, scrive Alessio D'Urso su La Gazzetta dello Sport. La stella della Roma è sempre lui, Paulo Dybala. E riaverlo regolarmente in campo dal 1', dopo due gare di campionato (Venezia e Monza), vuol dire per Ivan Juric poter sfidare l'Inter domenica con un valore aggiunto di fantasia e imprevedibilità nei sedici metri. L'argentino torna dopo l'ennesimo problema muscolare (al flessore) ed è pronto a spingere all'attacco i compagni contro i nerazzurri con la voglia matta di prendersi ancora la scena, a tutti i costi, nella speranza di festeggiare un'altra serata da leoni con i tifosi, che alla notizia del suo ritorno confidano in una nuova giornata felice. La Joya ha già dimostrato tante volte di saper gettare alle spalle i momenti difficili, spazzando via anche i dubbi sulla sua tenuta fisica con una giocata ad effetto o con un gol decisivo.
La Gazzetta dello Sport
Il ritorno di Dybala. Paulo risponde presente: la Roma riparte all’assalto
Una Roma con più qualità e talento, quindi. Una Roma che con Paulo avanza senza paura dopo l'allenamento a Trigoria di ieri, in cui il trequartista ha lavorato in gruppo in fondo ad una settimana di lavoro personalizzato vissuta con un pizzico di amarezza in più per aver dovuto dire no alla convocazione con l'Argentina. Gli esami per fortuna non avevano comunque evidenziato lesioni o risentimenti particolari. In questa stagione Paulo è stato impiegato complessivamente 355 minuti nelle prime 9 stagionali, a una media di 50,8 a partita. Ecco perché ora il Dybala "part time" insegue la continuità che può aprirgli nuovi orizzonti, considerando che lo scorso anno nelle prime 7 partite era stato decisivo con 2 reti e 2 passaggi vincenti giocando 471' (media di 62,7 a gara) e due anni fa era stato ancor più determinante con 3 gol e 2 assist, giocando in tutto 563' (media di 80,4 a gara). E così l'argentino spera pure di sbloccarsi su azione dopo un inizio stagione poco felice in fase realizzativa. Rigori a parte (contro l'Udinese), l'ultima rete su azione risale al 18 aprile nella gara di ritorno di Europa League col Milan, mentre in A l'acuto al termine di una giocata manca addirittura dal 26 febbraio nella sfida col Torino. C'è da rivitalizzare, peraltro, un attacco da soli 8 gol in campionato, e ora Paulo può farsi carico con tutta la squadra del problema: la sfida totale di Dybala contro l'Inter riparte da qui.
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