rassegna stampa

Il quarto club di Istanbul che ha sedotto Erdogan

Da quanto è tornato in Superlega, non c'è mai stato un piazzamento inferiore al quarto posto

Redazione

Se associassimo la lettera "S"al Basaksehir Istanbul ad una parola, la scelta cadrebbe probabilmente su "sorpresa", ma non certo su "simpatia". La squadra allenata dall’ex interista Okan Buruk, infatti, agli occhi di tanti tifosi turchi sconta il fatto di avere fama di essere la squadra del presidente Erdogan. Amministrato senza azionariato popolare, dal punto di vista dei risultati il decollo del Basaksehir è stato immediato, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport". Tornati in Superlega, non c’è mai stato un piazzamento inferiore al 4° posto, col titolo sfiorato nell’ultima stagione. Dopo aver ceduto Under proprio alla Roma, al Basaksehir sono arrivate ex stelle come Adebayor e Clichy, oltre che ex della Serie A come Inler (non in lista Uefa), Elia (ex Juve) e quel Robinho che tra Real Madrid e Milan ha incantato l’Europa. Il brasiliano però non è a Roma. Scelta tecnica, spiegano, anche se il pensiero va anche alla condanna a 9 anni per violenza carnale ricevuta per un episodio del 2014. Ma a proposito di condanne, non c’è andato leggero neppure l’ultima star, Arda Turan, che la scorsa settimana ha avuto una pena di 2 anni e 8 mesi per detenzione illegale di arma da fuoco e violenza privata.