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La Gazzetta dello Sport

Il quadro di Pinto: la Roma si sdoppia tra plusvalenze e arrivi

Il quadro di Pinto: la Roma si sdoppia tra plusvalenze e arrivi - immagine 1
Il suo è una sorta di conto alla rovescia, perché entro venerdì occorre arrivare al traguardo dei circa trenta milioni di plusvalenza che la società è chiamata a fare per rispettare il “settlement agreement”
Redazione

Uno, nessuno, centomila. Stavolta, però, il romanzo di Luigi Pirandello non c’entra nulla, ma più prosaicamente potrebbe essere utile per inquadrare il lavoro che sta portando avanti Tiago Pinto, general manager della Roma, sdoppiandosi fra acquisti e cessioni in modo niente affatto stanziale, visto che il dirigente saltabecca fra Trigoria, Milano e l’Inghilterra con una naturalezza invidiabile. D’altronde, viste le esigenze del club giallorosso, per il momento il suo è una sorta di conto alla rovescia, perché entro venerdì occorre arrivare al traguardo dei circa trenta milioni di plusvalenza che la società è chiamata a fare per rispettare il “settlement agreement” sottoscritto con la Uefa per via delle antiche violazioni del fair play finanziario, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

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Fare cassa. La Roma, giunta virtualmente a metà strada grazie alle vantaggiose cessioni di Tahirovic alla Ajax (8,5 milioni con i bonus) e Kluivert al Bournemouth (12 milioni con i bonus), adesso è chiamata allo sprint, che avrà come benzina la cessione di Volpato e Missori al Sassuolo per circa 12 milioni e quelle, auspicabili, di Perez al Celta Vigo (8 milioni), Villar al Paok (6 milioni), Reynolds al Westerlo o al Fulham (6 milioni) e Vina ancora una volta al Bournemouth (8 milioni). Tutto questo, ovviamente, tenendo sullo sfondo Ibanez, per cui eventualmente si chiederebbero cifre più importanti.