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rassegna stampa

Il protocollo Uefa: test, stadi divisi in zone e non ci si muove fino all’eliminazione

L’Uefa blinda le due fasi finali riducendo quanto più possibile gli spostamenti e intensificando i controlli

Redazione

Chi vola in Portogallo per la Final Eight di Champions o in Germania per quella di Europa League non potrà rientrare nel Paese di provenienza prima della propria eliminazione dal torneo, riporta "La Gazzetta dello Sport". È uno dei dettami del protocollo che l'Uefa intende adottare per blindare il più possibile le due fasi finali, evitando che eccessivi spostamenti delle squadre partecipanti possano aumentare il rischio Covid-19 per le città di Lisbona, Colonia, Duisburg, Düsseldorf e Gelsenkirchen, ovvero le sedi designate per completare le tribolatissime coppe europee di questa stagione.

Un'anticipazione pubblicata sul quotidiano spagnolo Marca ha svelato quali saranno i provvedimenti che Nyon intende adottare, naturalmente in accordo coi governi nazionali: si va dal numero di persone a cui sarà consentito l'accesso allo stadio fino alle procedure da seguire per i media accreditati.

In realtà, le misure inizieranno ben prima che le squadre raggiungano le sedi dei match da disputare. I test anti-coronavirus verranno effettuati 48 ore prima della partenza dai rispettivi Paesi e 48 ore prima di ogni partita, con un ufficiale medico assegnato a ogni club per la verifica delle misure. Un suo collega seguirà le procedure d'igiene di ogni stadio, assicurandosi che venga rispettato l'intervallo di 10 minuti tra l'arrivo di una squadra e l'altra nell'impianto.

Ognuno dei sei stadi sarà diviso in quattro zone. Quando termineranno la finale di Europa League (Colonia, 21 agosto) e quella di Champions (Lisbona, due giorni dopo) ci saranno 45 persone esultanti in campo, altrettante disperate e 30 neutrali: sono 120, infatti, i titolari del pass per la zona 1, quella tecnica. La zona 2 è per le televisioni (100 anime in totale), la zona 3 per fotografi, stampa e per gli altri dirigenti, la zona 4 circonda lo stadio. Niente zona mista a fine gara, niente telecamere negli spogliatoi. A ogni spostamento dei giocatori corrisponderà una misurazione della temperatura corporea.