rassegna stampa

Il professor Monchi diploma il figlio Alejandro come d.s.

Il dirigente della Roma, docente federale, ieri in Spagna. Il figlio: "Provo a imparare dal migliore"

Redazione

Monchi è rientrato a Roma da Cagliari alle 3 di domenica notte e alle 11 di ieri mattina era già a Las Rozas, il centro tecnico della Federcalcio spagnola a 20 km da Madrid. La presenza del d.s. della Roma era il momento chiave della decima e ultima giornata del 3° corso per d.s. organizzato in questa stagione dalla Rfef, corso che Monchi frequenta come professore da tanti anni e del quale è d.t. da alcune stagioni, scrive Filippo Maria Ricci su "La Gazzetta dello Sport".

"Non me lo sarei perso per niente al mondo – ci ha detto Monchi a Las Rozas – perché è una cosa che mi appassiona e della quale mi sento responsabile in qualità di direttore tecnico. E poi in questa sessione avevo uno stimolo in più: tra la trentina di alunni c’è anche Alejandro, mio figlio". Che ieri ha ricevuto il diploma dalle mani del padre e ha postato la foto con grande orgoglio: "Provando ad imparare dal migliore, Monchi". Prima della consegna dei diplomi, Monchi ha tenuto l’ultima lezione del corso, una relazione su «Struttura e pianificazione di una società».

"Oggi la figura del d.s. comporta una responsabilità economica e sportiva molto rilevante per un club – ha detto Monchipertanto tutto ciò che possa servire a migliorare la formazione e il livello di conoscenza e preparazione dei nostri futuri d.s. assume una rilevanza chiave nello sviluppo delle squadre spagnole e quindi del nostro calcio. Giovani d.s. formati come si deve possono contribuire a far crescere l’intero movimento calcistico in maniera molto più rapida. Personalmente per me è un orgoglio poter coordinare il corso e partecipare come professore, e allo stesso tempo il poter cercare di trasmettere ai giovani ciò che io ho appreso sul campo in questi anni rappresenta una grande responsabilità. Nel nostro mestiere è fondamentale la formazione, e poi avere la capacità di mischiare pazienza, coordinamento di forze, comunicazione, rapporti con i vari settori del club e costanza. Un po’ come nella vita". Per qualche ora il dirigente giallorosso ha smesso i panni del direttore per vestire quelli di professore. E di padre felice. Oggi una giornata in famiglia a Cadice, domani il ritorno a Roma.