C’è un progetto di futuro, che potrà essere anabolizzato o meno a seconda del budget a disposizione, ma le cui linee guida sembrano tracciate, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
rassegna stampa
Il piano Pinto per la ripartenza. Da Fonseca al mercato, la Roma cambierà pelle
Il g.m. e i Friedkin al lavoro: i big restano, ma in una rosa ristretta. Spazio ai giovani e ingaggi più bassi
L’esecutore del piano è un giovane finora schivo, il general manager Tiago Pinto, appena 36enne, su cui raccontano ci sia rimasto male per le considerazioni gelide che gli hanno riservato quelli che lo ha preceduto in giallorosso, Sabatini e Petrachi.
Tanta gratitudine a Paulo Fonseca, che gli ha facilitato il suo inserimento nella Roma, ma la comune nazionalità portoghese non è certezza di permanenza, agli occhi di Pinto. Al momento alla fine del percorso europeo se ne parlerà, anche se – qualora i tempi fossero abbreviati – nessuno se ne dispiacerebbe. Detto che Fonseca ha una clausola di permanenza in caso di qualificazione in Champions, il g.m. monitora anche altri tecnici. Se Allegri sembra più lontano, chi cura gli interessi di Sarri lo ha proposto, così come è noto che Pinto stimi Conceiçao del Porto (giudicato però troppo accentratore) e Amorim dello Sporting (ma ha una clausola di rescissione da 30 milioni). Insomma, la questione panchina è ancora aperta. E non sarà la Retexo – la società a cui i Friedkin si appoggiano – a risolverla, perché si occupa di dirigenti e non di tecnici e calciatori.
La rosa della prossima stagione avrà 22 giocatori, due per ruolo per stimolare la concorrenza, con 18 per la prima squadra e 4 Primavera. L’età media si abbasserà, ma Pinto sa che in Italia solo con i giovani non si vince, così saranno utili senatori come Mkhitaryan (su cui c’è ottimismo sul rinnovo) e Smalling, pronti a dare l’esempio ai ragazzi.
Grazie anche al fair play finanziario allentato, l’intenzione è di non cedere i big giallorossi. Anzi, proprio per questo, ci sono tanti rinnovi da affrontare, da Pellegrini a Villar fino a Zaniolo. Certo, le plusvalenze fanno comodo, ma si spera in nuovi introiti. Comunque, per non spendere troppo occorre puntare sui mercati di seconda fascia: Usa, Belgio, Olanda e Serbia, per fare qualche nome. Non è un caso che piaccia Teun Koopmeiners dell’Az. In linea di massima, non si vorrebbe investire cifre importanti per il portiere, ma la situazione di Lopez resta monitorata.
Un contatto con Pedro Ferreira, capo scouting del Benfica, c’è stato, ma non si muoverà. In ogni caso, il settore giovanile sarà destinato a cambiare. il d.s. De Sanctis, col contratto in scadenza, sarà confermato, mentre Alberto De Rossi pare destinato a lasciare la Primavera per assumere un altro incarico.
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