E' raro assistere ad uno slittamento di un vertice accolto con più soddisfazione. Segno che davvero, stavolta, il nuovo stadio della Roma può arrivare ad essere una realtà, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
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Il nuovo stadio per la svolta: c’è Friedkin alla finestra
Lunedì vertice politico per il via libera. Il magnate prepara l’offerta
Anche se ieri la riunione della maggioranza in Comune del Movimento 5 Stelle è stata rinviata a lunedì per un problemi di comunicazione fra consiglieri, l’aria che si respira è positiva.
Inutile dire che, se entro settembre arrivasse il via libera allo stadio, tutta la società acquisterebbe di valore e James Pallotta potrebbe cederla con maggiori soddisfazioni, oppure, addirittura, tenersi una quota della società che deterrà il nuovo impianto. Intanto ha al vaglio diverse proposte per il club, tra cui quella del consorzio sudamericano, con base in Uruguay, teoricamente pronta a portare in giallorosso lo svincolato Cavani.
Ma a tenere le fila con Vitek per l'acquisto dei terreni di TordiValle – che si interfaccia anche coi proponenti, guidati dal vice presidente Baldissoni – è sempre Dan Friedkin l’unico che ha completato tutta la "due diligence" per la Roma e il cui nome è stato segnalato alla Borsa. La svolta è attesa da lui, anche se certezze ancora non ve ne sono, perché Pallotta chiede circa 600 milioni per sé e i soci.
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