rassegna stampa

Il mejo cinema a Spalletti «Roma porta distrazioni? Per noi sono ispirazioni»

Il regista del celebratissimo “Jeeg” Mainetti si schiera con Totti: «Non ce ne frega niente se non è in forma, è questione di cuore»

Redazione

C’è una Roma che tutta l’Italia applaude: quella del cinema. Lunedì sera ai David di David di Donatello hanno sfilato con la statuetta in mano una quantità impressionante di romani. Lo chiamavano Jeeg Robot del romanissimo Gabriele Mainetti ha conquistato sette premi, tra cui quelli di Claudio Santamaria (romano), Luca Marinelli (romano) e Ilenia Pastorelli (romana). È romano Paolo Genovese che con Perfetti Sconosciuti ha preso il David per il miglior film e quello per la miglior sceneggiatura. Ed è romano pure Matteo Garrone, miglior regista e altre sei statuette per Il Racconto dei Racconti .

«Spalletti dice che la città è fonte di distrazione... Bah, io credo sia soprattutto una fonte di ispirazione», commenta ancora euforico Mainetti. «Roma è un concentrato di umanità, ha una varietà di situazioni sconfinata. Non è un caso che molto nasca qui, ma non è l’unica realtà del nostro cinema. Non riconduciamo tutto a Roma o peggio a una cricca romana: Garrone è di qui, ma la sua è un’opera internazionale». Lo è a suo modo anche Jeeg , secondo il supereroe Santamaria: «Questo film parte da Roma ma non è solo di Roma, è universale, un film contemporaneo». Mainetti dice la sua anche sullo scontro tra Spalletti e Totti: «Inutile chiedermelo, sono romanista, sto sempre con il capitano. È una questione emotiva che chi tifa per un’altra squadra non può capire. Non ce ne frega niente se non è in forma, quello che conta è come viene vissuta la sua presenza in campo. Le separazioni prima o poi devono avvenire, ma non in modo così brusco. Totti è un grandissimo campione, per me dopo Pelè e Maradona c’è lui. Sarebbe potuto andare a giocare e vincere ovunque, ha scelto di restare. È un tifoso come e più di noi, c’è di mezzo il cuore».

(E. Esposito)