Il luglio di Dybala. All’estero per 12 milioni? Paulo vuole una Roma top

Un nuovo tormentone (resta o va via)? No, grazie. I mal di pancia non sono in calendario. Ma un po' di

chiarezza sulle reali ambizioni della Roma, quella sì, scrive Alessio D'Urso su La Gazzetta dello Sport. Sarebbe gradita. Paulo Dybala atterrerà nella Capitale, al rientro dalle vacanze in Argentina (dove ha ultimato i preparativi per il matrimonio con Oriana Sabatini fissato per il 20 luglio a Buenos Aires), venerdì notte per essere già a Trigoria sabato mattina per le visite mediche. In agenda, prima del raduno previsto per lunedì, un sereno colloquio in sede con la Ceo Lina Souloukou e il d.s. Florent Ghisolfi per capire fino in fondo, da leader del gruppo quale è, che squadra si presenterà al via della prossima stagione e che progetto tecnico sta per nascere. Se davvero, cioè, la Champions è un obiettivo credibile. Anche perché da quando è finita la stagione (31 maggio, la gara amichevole giocata in Australia contro il Milan), l'argentino non ha più sentito nessuno della società. Un'esigenza di chiarezza legittima, dal punto di vista del trequartista innamorato di Roma, dal momento che proprio da oggi si attiva la famosa clausola rescissoria da 12 milioni di euro (valida per l'estero, per l'Italia l'ultima parola resta del club giallorosso), con la quale Paulo potrebbe liberarsi fino al 31 luglio per giocare magari la Champions altrove o per strappare l'ultimo grande contratto della carriera, dopo le due offerte congrue rifiutate ai primi di gennaio provenienti dall'Arabia Saudita.