In viaggio verso l’America. Lo stuolo degli uomini del Friedkin Group - affiancato da quasi quaranta consulenti giunti da diverse parti di Stati Uniti, Gran Bretagna ed Italia - è di ritorno in America, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzzetta dello Sport". Questo non significa che la due diligence sulla dozzina di società che compongono la galassia dell’As Roma sia terminata. Il lavoro prosegue alacremente su tutti i fronti - finanziario, contabile, sportivo, legale - e non terminerà prima della seconda metà di febbraio. A questo punto, tutto passerà al board del Friedkin group, peraltro controllato dalla famiglia, così da formulare l’offerta vincolante per il club giallorosso. A quel punto la palla passerà a James Pallotta, che deciderà il da farsi. L’impressione è che tutto andrà a buon fine, anche se le firme sui preliminari di vendita difficilmente arriveranno prima di marzo.
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Il Friedkin Group torna negli Usa: il lavoro continua
Andrà avanti fino a metà mese lo studio sulle dodici società della galassia Roma, poi il board presenterà l’offerta vincolante
Tra l’altro, nel lasso di tempo che separerà l’accordo di massima dalla definitiva conclusione della trattativa, è possibile che per Dan Friedkin arrivino buone notizie dal Comune. Entro Pasqua, oppure al massimo per fine aprile, l’amministrazione ha in programma di mettere a votazione la variante urbanistica e la convenzione, la cui approvazione sancirebbe il definitivo via libera al progetto per il nuovo stadio. Certo, gli intoppi giudiziari non sono terminati, ma in Campidoglio regna sempre un ottimismo diffuso, e così nella Roma.
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