In tutto 51,2 milioni di euro, più 4 di possibili bonus. Non tutto il teso retto incassato con la cessione di Alisson (62,5 più dieci di bonus) ma quasi, siamo lì. Sono i soldi che la Roma ha speso in estate per portare in giallorosso JavierPastore e StevenNzonzi, due dei giocatori più discussi in questa tormentata stagione giallo rossa. Anche nella sfida di Firenze, quella dell’umiliante 7-1, dove Di Francesco si è visto costretto a cambiarlientrambi dopo appena 45 minuti. Pastore perché aveva di fatto sbagliatotutto quello che c’era da sbagliare, Nzonzi perché non aggiungeva quella qualità e quel cambio di passo di cui invece la Roma aveva biso gno per provare a riprende re la partita di mercoledì se ra al Franchi (in quel mo mento peraltro ancora sul 31).
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Il flop di Pastore e la fatica di Nzonzi. I colpi dell’estate finiti sotto accusa
Insieme sono costati 51,2 milioni. L’argentino non gira, il francese a volte manca di personalità
Se Pastore continua ad essere quello visto a Firenze, difficilmente Di Francesco spenderà ulteriori jolly su di lui. Anche a costo di perderlodefinitivamente nella logica del gruppo. Del resto, questo è davvero il momento delle scelte drastiche, non ci sono più ap pelli o carte di riserva. Per nessuno, neanche per chi ha giocato e vinto tanto al Psg, esatta mente come El Flaco.
Diverso il discor so di Steven Nzonzi, che finora non ha deluso come Pastore, ma non ha neanche maiconvinto in pieno. Anzi. Di certo c’è che il vero Nzonzi finora a Roma non si è mai visto, complici forse le scorie (e i bagordi) del Mondiale vinto in Russia, la preparazione effettuata in ritardo e l’ambientamento con un calcio (e una vita) diverse da quelle che ha affrontato prima in Francia, Inghilterra e Russia.
(A. Pugliese)
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