rassegna stampa

Il dramma di Zaniolo. Il crociato è rotto, altri sei mesi fuori: “Roma, a presto…”

Confermata la diagnosi: saltato il legamento del ginocchio sinistro. Ma Nicolò rinvia l’intervento, potrebbe operarsi negli Usa. Il c.t. Mancini: "Ti aspetto"

Redazione

Il giorno dopo è ancora buio. Dopo la certificazione della rottura del legamento crociato anteriore al ginocchio sinistro, di luce in fondo al tunnel Nicolò Zaniolo non ne vede, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

Non paura di non tornare a giocare, ma di non poter essere più quel prospetto di fenomeno che è apparso dal giorno della sua apparizione nel calcio dei grandi.

Eppure ieri mattina il professor Pier Paolo Mariani, che lo ha operato il 13 gennaio scorso ed è stato il primo a valutare gli esami strumentali a cui Zaniolo si è sottoposto presso la clinica Villa Stuart, lo ha incoraggiato subito: "È successo anche ad altri campioni di dover subire interventi del genere – gli ho detto – per questo sono convinto che tornerai più forte di prima".

Ma adesso davanti c’è la traversata nel deserto. I tempi di recupero per rivederlo in campo sono i soliti, sei mesi (forse di più), ma anche se la sala operatoria è stata fissata per stamattina, è possibile che l’operazione slitti. O anzi, che si faccia da un’altra parte. Si sta valutando, infatti, di spedire il giocatore a Pittsburgh dal professor Freddie Fu, che due anni fa ha operato Riccardo Calafiori. In questo senso, la famiglia si è presa 2-3 giorni di riflessione e la Roma si è messa sulla stessa lunghezza d’onda.

"Per tutti quelli che mi stanno chiedendo come sto – ha scritto Nicolò sui social– stamattina ho svolto le visite di rito che hanno evidenziato la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. Ringrazio tutti quanti, sia tifosi della Roma che non, per il supporto. Tornerò presto".

Il commissario tecnico Roberto Mancini ha scritto: "Forza Nicolò! Ti aspetto in campo più determinato che mai".

Ieri il ceo Fienga è andato a trovarlo e la stessa famiglia Friedkin, una volta informata, è stata dispiaciutissima. Come segnale di vicinanza, è possibile che a ottobre si proceda lo stesso al rinnovo di contratto del giocatore, che andrebbe a guadagnare 3 milioni più bonus. Ma al momento, tutto appare secondario davanti alla salute e allo sconforto di Nicolò. Il primo giorno di resurrezione deve ancora cominciare.