Il dubbio non è sul chi vincerà. Ma sul come vincerà. A una manciata di ore dal traguardo, l’appuntamento è per stamattina al Cavalieri Waldorf Astoria di Monte Mario a Roma, il vantaggio di Gabriele Gravina sembra troppo consistente per mettere in discussione la sua conferma alla presidenza della Federcalcio. Più complicato - scrive 'La Gazzetta dello Sport' - capire se Cosimo Sibilia riuscirà almeno in parte a rosicchiare qualcosa all’avversario, che a stare alla mappa delle preferenze delle componenti è in vantaggio 64-34 in termini percentuali. Nessuna maratona, è probabile, per non dire scontato, che il verdetto arrivi al primo colpo.
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Il calcio vota il futuro. Oggi le elezioni: vantaggio Gravina, Sibilia è indietro
Il leader della Figc parte dal 64 per cento. Lo sfidante prova a recuperare in Serie A
Per Sibilia esiste un accordo firmato, che prevedeva un nuovo presidente alla fine del mandato di Gravina, che invece riduce la vicenda a un patto programmatico. Il presidente uscente potrebbe perdere qualche voto in Serie A, dove 18 club hanno firmato la sua candidatura (tutti meno Lazio e Benevento). In serie B, Gravina dovrebbe fare praticamente il pieno (Salernitana a parte), mentre in Lega Pro il numero uno federale ha raccolto 54 firme su 58 club, anche qui potrebbe (ma non è scontato) perdere qualche preferenza. Il sostegno di calciatori e allenatori sembra invece senza incrinature. Il primo test sarà quello della riforma dei campionati. Un’urgenza rinviata però negli anni da un gioco reciproco di egoismi e indisponibilità.
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