Uno è la faccia allegra di questa Roma, l’altro invece ha il volto malinconico. Roma-Milan di domenica pomeriggio ha regalato a Fonseca un Pastore rinato e un Florenzi rimasto in panchina per 90’ per scelta tecnica. Una rarità, soprattutto per un capitano. È chiaro che gli sia dispiaciuto, ma in questo momento per lui la Roma viene prima di tutto. Altre considerazioni saranno poi fatte in futuro, perché è inevitabile che essere un capitano dal consenso non unanime non gli faccia piacere, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport".
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Il borsino che non ti aspetti: Pastore ride, Florenzi riflette
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Fa invece piacere a Pastore aver trasformato i fischi in applausi: è stato il calciatore che ha corso di più (11,727 chilometri), quello che ha recuperato più palloni (8) e quello che ha subito più falli (5). Le scelte dello staff e la fiducia del tecnico gli hanno consentito di giocare tre gare faticose in una settimana.
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