rassegna stampa

Ibanez: “Qualità e potenza. Ho tutte le carte per conquistare la stima di Fonseca”

LaPresse

Il difensore ha preso la maglia numero 41: "A Roma perché mi ha convinto il tecnico"

Redazione

Il primo giocatore che ieri Roger Ibanez ha incontrato a Trigoria è stato Nicolò Zaniolo. E la Roma ha subito pubblicato la foto della loro stretta di mano, una stretta di mano che sa di presente ma, soprattutto, di futuro. Da ieri il suo arrivo in giallorosso è diventato ufficiale: prestito gratuito fino al 2021, obbligo di riscatto fissato a 8 milioni più eventuali bonus ed altre eventuali percentuali in caso di futura rivendita. Petrachi, che nel ragazzo crede tantissimo, ha voluto che la Roma si prendesse tempo per valutarlo, Ibanez e i suoi agenti, dal canto loro, hanno voluto che avesse il tempo di crescere e ambientarsi con calma. Perché è vero - racconta 'La Gazzetta dello Sport' - che l’Italia la conosce ormai da un anno (29 gennaio 2019 l’approdo a Bergamo), ma è vero anche che ha giocato appena due volte. Arrivato all’Atalanta dalla Fluminense per 3,5 milioni, ha messo insieme una ventina di minuti. Per il resto Ibanez, ragazzo legatissimo alla famiglia, religioso e amante delle serie tv, ha lavorato tantissimo con Gasperini, legato con il connazionale Toloi (tra i primi a sapere dell’interesse della Roma, che lui conosce bene) e pensato a crescere, settimana dopo settimana.

Abile nel dettare i tempi del gioco - in questo simile a Mancini - ha imparato la marcatura nel senso più stretto del termine in questi ultimi mesi, mentre ha scelto il cognome Ibanez anche se solo sua madre è dell’Uruguay:"Pensavo così di attirare di più l’attenzione". E lo ha fatto, non solo per il cognome. Nel Brasile Under 23 è stato preferito al laziale Luiz Felipe ma, inutile dirlo, il suo sogno è la nazionale maggiore. Il rapporto con il tecnico sarà fondamentale, quello con Gasperini già gli ha insegnato qualcosa: ad Ibanez piace dribblare gli avversari, in Brasile lo faceva spesso, l’allenatore dell’Atalanta gli ha spiegato che in Europa va fatto solo se strettamente necessario.