A volte le immagini valgono più delle parole. Mercoledì pomeriggio a Trigoria erano oltre mille i tifosi andati a incoraggiare la squadra, ieri all'aeroporto c'erano giusto un paio di cronisti a immortalare i volti bassi di Fonseca e dei giocatori. Delusione più che rabbia. Malinconia soprattutto. Per tutto quello che poteva essere e non è stato. La maggior parte dei romanisti chiede ai Friedkin la rivoluzione. In campo, in panchina e dietro la scrivania. I tifosi vogliono un allenatore che dia gioco, ma soprattutto corpo e anima alla squadra e dei calciatori che dimostrino qualcosa in più. Sotto accusa anche lo staff medico per i tanti infortuni e ricadute, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". Tutti sapevano che il Manchester era, ed è, più forte della Roma. Ma dopo l'ottimo primo tempo la speranza di vedere la finale c'era tutta.
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La Gazzetta dello Sport
I tifosi tra delusione e malinconia: “Ora una squadra con l’anima”
Il ritorno della Roma da Manchester nell'indifferenza generale. Ci sono le ultime partite da onorare, ma nessuno pensa alla rimonta
La squadra ha assorbito solo in parte l'umore della città. Ieri si è allenata a Manchester poi è rientrata in Italia. Sguardi bassi e poca voglia di parlare da parte di tutti. Nessuno ha pronunciato la parola rimonta, anche se Pellegrini nel post partita ci ha tenuto a chiarire: "Non è ancora finita". Chissà se oggi in conferenza Fonseca farà lo stesso. La Roma dovrà onorare le ultime partite di stagione e capire se davvero ci siano i presupposti per un'impresa che sarebbe più clamorosa di quella col Barcellona. Poi ci sarà lo scontro con l'Inter e soprattutto il derby di ritorno. Dopo il ko dell'andata, quasi inutile dire quanto ci tengano i tifosi.
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