rassegna stampa

I sessant’anni di Voeller. Il bomber all'”opposizione”

Del tedesco viene sempre sottolineata la sua dimensione di idolo e con la moglie ha intenzione di vivere, per buona parte, a Roma dal 2022

Redazione

Rudi Voeller ha compiuto ieri 60 anni e negli anniversari, piovono celebrazioni, ricordi e complimenti, scrive "La Gazzetta dello Sport". Ma nel caso del personaggio tedesco viene sempre sottolineata la sua dimensione di idolo. Era un attaccante veloce, acrobatico, furbo, capace di colpire con entrambi i piedi, di tuffarsi per i gol di testa o di adeguarsi alla sponda.

Il sentimento positivo generale che nasce nei confronti di Voeller deriva dal fatto che ha sempre giocato in squadre di opposizione. Dove ti vogliono bene anche se non copri con i trofei la foto ufficiale. In Bundesliga è stato portato dal WerderBrema. In Italia poteva finire al Milan, ma rimanda il viaggio. Viene nel 1987, preso dalla Roma. Non è una squadra di governo. Con lui arriva anche nona. Nella prima annata non ingrana: soltanto tre gol in campionato. Dino Viola lo trattiene. Nell’anno del Mondiale, capisce di essere diventato romanista a vita. Un anno dopo la Coppa del Mondo, sullo stesso prato dell’Olimpico perde la finale di Coppa Uefacontro l’Inter. E piange. E’ commovente quando dedica la Coppa Italia 1991 al presidente Dino Viola. E dignitoso, quando da allenatore nel 2004 si dimette dopo neanche un mese.

Al ritorno in Germania Voeller aveva scelto il Leverkusen, altro club lontano dall’establishment. Quando Uli Hoeness lo chiama al Bayern per il ruolo di d.s. lui declina l’offerta. Rudi è rimasto all’opposizione. Si gode Roma quando ci torna spesso con la moglie, la coppia ha intenzione di viverci per buona parte dell’anno dal 2022, quando scadrà il suo contratto con il Leverkusen. Ci sono molte suggestioni in questi tempi privi di competizioni.