Non chiamateli bamboccioni. Non saranno loro il futuro immediato della Roma, ma quella che in estate doveva essere una squadra di senatori – De Sanctis, Maicon, Cole, Keita, De Rossi fino a capitan Totti – all’improvviso ha scoperto la benzina utile per la rincorsa alla Juve pescando fra i ragazzi. E nel calcio italiano imbarcato sul Titanic del declino, il paradosso vuole che a rubare la vetrina stavolta non siano gli utili gioielli Leandro Paredes (classe 1994) preso dal Boca Juniors e Antonio Sanabria (classe 1996) strappato al Barcellona – che il club giallorosso potrebbe arrivare a pagare una cifra complessiva superiore ai 15 milioni – ma Daniele Verde, 18 anni, cresciuto nel vivaio giallorosso, che ieri ha giocato per la prima volta da titolare regalando giocate e assist d’autore.
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I senatori sono in riserva? Benzina Verde nella Roma
"È il giorno più bello della mia vita e lo dedico a chi mi vuole bene. Io, Paredes e Sanabria dobbiamo dare ancora di più. Il mio punto di forza è il dribbling, ma l’assist mi viene bene. Il mio modello? Cristiano Ronaldo (ride, n.d.r. ), ma...
LO SGARBO JUVE Il destino ordina che sia proprio un ragazzo di Napoli, la cui morfologia per certi versi ricorda quella di Insigne, a essere decisivo nel tenere la Roma a distanza Benitez & Co. Leggenda vuole che Bruno Conti, dopo averlo visto all’opera, abbia bruciato la concorrenza della Juve, che per questo abbia «rottamato» in anticipo l’osservatore in Campania. Una cosa è certa: a 14 anni Daniele è stato accolto nel pensionato di Trigoria fra i Giovanissimi, ma non come terzino – ruolo in cui si era messo in luce – bensì da attaccante. Tutto certificato da uno che se ne intendeva, Montella, all’epoca allenatore dei baby. «Giocava nel Pigna Calcio – racconta Bruno Conti, responsabile del vivaio – e lo abbiamo preso portandolo nel nostro pensionato. Nella Primavera è capocannoniere, ma è bravo anche a fare assist, un po’ come notammo da ragazzo in Cerci. Di sicuro Daniele ha grande personalità e spirito di sacrificio. Ora deve continuare così, perché per arrivare è dura, ma per smettere ci vuole poco».
IO E CRISTIANO A fine partita, Verde ha gli occhi lucidi.«È il giorno più bello della mia vita e lo dedico a chi mi vuole bene. Non so nemmeno io cosa provo, ma a Palermo, dove ho esordito, ero più teso e non mi ha fatto bene. Io, Paredes e Sanabria dobbiamo dare ancora di più. Il mio punto di forza è il dribbling, ma l’assist mi viene bene. Il mio modello? Cristiano Ronaldo (ride, n.d.r. ), ma anche Totti. Se serve, comunque, sono pronto a tornare in Primavera per dare una mano al Viareggio». Garcia ora lo coccola:«Non mi era piaciuto che a Palermo, dopo l’esordio, aveva detto che gli tremavano le gambe mentre a quella età dovrebbe mangiare l’erba. Lui è forte, è uno che ha fame. Che bravi comunque i nostri ragazzi, ci hanno dato entusiasmo». Verde è sotto contratto con la Roma fino al 2018, guadagna circa mille euro al mese e dalla prossima settimana già cominceranno le prove tecniche di rinnovo.
GLI ALTRI Ha fame anche Paredes, che in Argentina giurano possa essere il nuovo Pirlo. Per il momento si è iscritto col numero 15 alla lista dei marcatori in campionato. «Il mio idolo è Riquelme, ma non conta. Sono felice perché il gol lo aspettavo da tanto. È un messaggio alla Juve: noi siamo li, se vinciamo tutte le partite possiamo arrivare fino alla fine». L’altro «enfant prodige», Sanabria, ha fatto addirittura l’esordio assoluto in giallorosso. «Bello farlo con una vittoria: era il momento giusto. Con Verde e Paredes possiamo fare bene. Se c’è bisogno, noi giovani siamo pronti». Un modo come un altro per dire: non dimenticateci .
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