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I quattro giorni di Zaniolo. Sprint con la Roma per tornare tra i top

I quattro giorni di Zaniolo. Sprint con la Roma per tornare tra i top - immagine 1

L’attaccante oggi potrebbe partire dalla panchina per essere al meglio nel derby

Redazione

Sono i suoi giorni, quelli che possono anche cambiargli molto del presente e del futuro. Sono i giorni che probabilmente Nicolò Zaniolo aspettava da tempo, con così tanti appuntamenti di spessore, uno dietro l’altro, che solo a pensarci vengono i brividi, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Che poi possano partire con una panchina stasera ci sta anche, perché Mourinho sta pensando di preservarlo per il derby di domenica prossima, dove lo vuole al massimo. Già, il derby, la sfida che balla tra la partita con il Vitesse di stasera e quella con la Macedonia di giovedì prossimo, a Palermo, quando Nicolò quasi sicuramente tornerà ad indossare la maglia della Nazionale. Un terzetto di partite pesanti, anche fondamentali, dove l’attaccante giallorosso (e dell’Italia) può e deve lasciare il segno. E allora questi 4 piccoli giorni potrebbero anche allungarsi... Domenica, ci sarà una di quelle partite che Zaniolo vive con tutto se stesso. Perché ci tiene a vincere la stracittadina e perché da sempre è considerato dalla tifoseria della Lazio un po’ il nuovo Totti: beccato, offeso, bersagliato, cosa che nel tempo ha imparato a gestire e che oggi gli dà anche motivazioni extra. All’andata fu al centro di mille polemiche, anche per il presunto rigore non concesso per fallo di Hysaj, fattispecie da cui poi nasce il gol dell’ex Pedro. Zaniolo ha bisogno di una scossa, di una scintilla, di una partita vissuta da protagonista assoluto. E quella partita è proprio il derby di domenica prossima. Dovesse arrivare anche un gol, poi, sarebbe la ciliegina sulla torta, considerando che in questa stagione ha esultato solo 4 volte in 31 partite. Poi, una volta messosi alle spalle il derby, per Zaniolo dovrebbe arrivare la chiamata del c.t. Roberto Mancini. Davanti a sé la sfida di giovedì a Palermo con la Macedonia e poi – si spera – quella del 29 marzo contro la vincente tra Portogallo e Turchia.