rassegna stampa

I pensieri di Schick, tra il no bianconero e il gol per vendetta

Allegri sulle visite di giugno del ceco: "Nessun rimpianto". Di Francesco avverte: "Lasciamolo crescere"

Redazione

Quando metterà piede all’Allianz Stadium chissà cosa gli verrà in mente. Magari le visite mediche con la maglia della Juventus del 22 giugno scorso e la telenovela che ne è conseguita subito dopo, o magari le tante telefonate di quei giorni con Pavel Nedved. O, molto più semplicemente solo la voglia di entrare in campo e fare gol, magari proprio per vendicarsi, per farsi rimpiangere, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport". Per Patrik Schick quella di stasera non sarà di certo una partita come le altre, visto quanto successo in estate.

"Rimpianti per Schick? Non ne ho perché la società ha fatto un mercato importante, con dei giovani importanti, di sicuro avvenire per la Juventus", ha detto ieri Allegri. Dichiarazioni a cui hanno fatto seguito quelle di Di Francesco: "Schick è in crescita, anche fisica, e il gol segnato al Torino lo può aiutare psicologicamente a ritrovare presto la condizione migliore. Ma non ci dimentichiamo mai che lo scorso anno aveva giocato una decina di partite con la Sampdoria, facendo qualche gol. Deve dimostrare ancora il suo talento, facciamolo crescere con calma". La verità è che Schick deve ancora migliorare molto, soprattutto dal punto di vista atletico e tattico. Ma di talento ne ha eccome e Di Francesco sta studiando le soluzioni per farlo rendere al meglio.