Scicchitano “I miei 20 anni con Totti. Li racconter? ai nipoti”

(Gazzetta dello Sport) Sono nato il 13 ottobre 1993, pochi mesi dopo l'esordio in Serie A di Francesco Totti. Il nostro, mio grande capitano. Per questo, non credo di esagerare se dico che Totti ha segnato la mia crescita, almeno di tifoso. Ha accompagnato i miei urli, le mie gioie, i miei dolori di romanista. Se penso a Totti, mi vengono in mente tante immagini. Ricordo con grande affetto le sue firme nell'anno dello scudetto, il suo gol al Parma nel giorno della grande festa, un'emozione indimenticabile. Ricordo il suo 3-3 in un derby del 1998 ripreso per i capelli a pochi minuti dalla fine, con la Roma in inferiorit? numerica. Ne ha segnati tanti, tantissimi Francesco. Per me il pi? bello ? quello che realizz? a Genova, alla Sampdoria: al volo, di sinistro, su cross di Cassetti. E poi i suoi magici assist fatti a giocatori che ormai non indossano pi? la nostra maglia. Ecco, forse anche questo d? la misura della grandezza e della longevit? di Totti.

Sono molto fortunato, un giorno mi guarder? indietro e potr? dire di aver assistito a tutti i suoi record. E ogni volta che il capitano ha stabilito un primato, noi romanisti abbiamo goduto, perch? ogni suo gol ? un prestigio per lui e una soddisfazione (e una vittoria) per la Roma, come nel recente sorpasso a Nordahl. Ogni momento della mia Roma ? stato scandito da Totti, anche i pi? brutti, come quel 7-1 a Manchester...

Amo la Roma e il calcio anche grazie a persone come Francesco, il giocatore pi? forte che la nostra squadra abbia mai avuto. Parler? di Totti ai miei eventuali figli e nipoti, parler? di Totti anche ai giapponesi. Tramandare la storia della Roma ? il compito di ogni buon romanista, e farlo citando anche il nome di Francesco Totti ? un dovere e un riconoscimento. Per le sue gesta, i suoi goal, la sua appartenenza. Auguri Francesco da un semplice romanista.