A gennaio del 2014, ormai più di un anno fa, Tomas Vestenicky arrivò a Roma dal Nitra, club dell’omonima città a pochi chilometri da Topolcany, paese in cui nel 1996 nacque l’attaccante romanista. Giunge a Trigoria forte di un mondiale Under 17 concluso da vicecapocannoniere.
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I nuovi gol giallorossi parlano slovacco. Un anno dopo come brilla Vestenicky
Dopo una stagione in ombra, il giovane talento slovacco è finalmente sbocciato: 12 gol in 16 partite da titolare
IN OMBRA Ma con lui Sabatini porta alla corte di Alberto De Rossi Sabatini anche Berisha (oggi al Panatinaikos, 0 presenze da settembre), il bomber assoluto della rassegna U17. Tante ombre e poche luci nei primi sei mesi romani di Vestenicky. La maglia 9 se la contendono Berisha e Trani, allo slovacco rimangono le briciole: 8 presenze di cui solo 3 da titolare, nemmeno una gara disputata fino al triplice fischio. Berisha si rivela un flop, Trani prende la strada di Latina. A Roma resta soltanto Taviani, che spreca le sue chance e cede presto il passo ad uno straripante Vestenicky.
CECCHINO Nella stagione in corso Vestenicky ha segnato 12 gol in 16 presenze da titolare. Quando è nell’undici iniziale, la butta dentro nel 75% dei casi. Una media da vero cecchino. Aggiungeteci anche la nazionale Under 19 della Slovacchia ed il computo sale a 20 partite e 16 centri stagionali. Una punta così non può stare fuori se in condizione: dopo il turno di riposo che De Rossi gli ha concesso con l’Avellino, Vestenicky oggi a Empoli (ore 14.30) tornerà al centro del tridente. Ai suoi fianchi, con Di Mariano (febbre) e Di Livio (affaticamento) out, Ferri e Cedric. Ndoj è squalificato e l’influenza ha messo k.o. anche Adamo, quindi pure in mediana le scelte sono quasi obbligate. Si va verso il terzetto D’Urso, Pepin e Pellegrini. A difesa di Marchegiani, si chiude con Paolelli, Marchizza, Calabresi e Sammartino.
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