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rassegna stampa

I Friedkin per lo stadio: un progetto nel Piano Regolatore

Vertice col Comune: oltre a Ostiense e Tor Vergata, spuntano l’Eur e la zona Togliatti

Redazione

Il giorno dopo, nella pancia di Trigoria, si parla con l’impressine di essersi liberati di un peso, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Intendiamoci, a far tramontare il progetto del nuovo stadio a Tor di Valle, è stato un concorso di cause (cambi di progetto, inchieste, traffico, infrastrutture), ma è stato il Covid ad assestargli il colpo di grazia.

In ogni caso, si riparte dalla certezza detta da Fonseca: "I Friedkin vogliono lo stadio". Vero, e lo vogliono più piccolo (circa 40.000 posti), ecosostenibile, nel perimetro del Piano Regolatore, in un quartiere popolato e infrastrutturato, utilizzando la legge sugli stadio e senza fare nient’altro. Al massimo, se l’area prescelta fosse senza hotel, facendone uno.

A Trigoria non si nascondono che Eurnova, proponente del progetto di Tor di Valle, potrebbe avviare un’azione legale nei confronti del club, ma non fanno drammi, anche perché i terreni sono pignorati per 1,2 milioni e nella lettera inviata al Comune la società espone diverse criticità.

Ora i Friedkin sono pronti a investire circa 400 milioni sul progetto, con questa tempistica: 2 anni per avere i permessi e altrettanti per costruire. Esito 2026.

I 5 Stelle hanno un dossier con 18 aree da valutare. Oltre a Tor Vergata, Ostiense e Fiumicino, occhio anche all’Eur e la zona Palmiro Togliatti, ma le soluzioni sono diverse.