Il problema della ripresa dei campionati, così come della successiva distribuzione delle partite, è un rompicapo della Serie A ma non solo. Se ne è discusso ieri nel tavolo di lavoro internazionale a cui, oltre la Lega di A con l’a.d. De Siervo, sedevano Fifa, Uefa e i rappresentanti di tutti gli altri tornei. L’organo di controllo del calcio europeo ha ribadito le tre linee guida: priorità ai campionati nazionali, possibilità di estendere le competizioni per tutto il mese di luglio, richiesta di simultaneità nella ripresa da parte di tutte le leghe.
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I club restano scettici. Cairo: “Gare a luglio? Sarebbe accanimento”. Ma per Uefa e Figc si può
Anche la Fifa promuove la ripresa: contratti prorogati oltre il 30 giugno senza costi ulteriori. Ma il presidente del Toro: "Sulla nostra linea 16 società". E il ministro Spadafora: "In campo il 3 maggio? Molti dubbi"
L’umore dei presidenti della Serie A - sottolinea 'La Gazzetta dello Sport' - è meno ottimistico. Il presidente del Torino Urbano Cairo si fa portavoce di un sentimento condiviso dalla grande maggioranza dei colleghi: "Ci sono almeno 16 squadre che hanno un sentire comune. Benissimo il fatto di voler salvare campionati e coppe, ma andare oltre il 30 giugno rischia di essere un problema e di intaccare il campionato successivo. Arrivare al 30 luglio vorrebbe dire lasciare agosto libero ai giocatori, e poi riprendere a giocare solo a metà ottobre. Diventerebbe complicato e non deve esserci accanimento". In serata anche il ministro dello Sport Spadafora esprime perplessità: "Le previsioni che facevano pensare di poter riprendere a fine aprile o ai primi di maggio le competizioni sportive sono state un po’ troppo ottimistiche. Rispetto all’ipotesi del 3 maggio oggi sono molto, molto dubbioso. Ed eventualmente si svolgerebbero a porte chiuse".
Ieri la Fifa, però, si è detta disposta a spostare le date dedicate alle nazionali di inizio giugno a ottobre. Uno spazio che, così liberato, potrebbe essere sfruttato dai club: per le finali delle coppe si potrebbe andare anche ad agosto. Sempre la Fifa studierà una formula per l’eventuale proroga dei contratti dei giocatori in scadenza a giugno senza costi ulteriori per i club.
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