Paulo Fonseca con Ibanez e Kumbulla ha tra le mani due gioiellini da lucidare, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport, poiché il brasiliano ha ventuno anni e l’italiano di origine albanese venti.
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I baby Ibanez e Kumbulla: in difesa è il tempo degli esami
Smalling e Mancini out, la Roma s’affida ai giovani per sfidare lo Young Boys e il Milan di Ibrahimovic
Il futuro, insomma, è senz’altro dalla loro parte, ma probabilmente anche il presente, che per la squadra giallorossa significa il prossimo impegno in Europa League di giovedì sera a Berna contro lo Young Boys.
Se per molti il fiore all’occhiello del mercato estivo è il ritorno di Chris Smalling, si sa che contro gli svizzeri l’inglese sarà assente per infortunio, ed è a rischio anche per la partita di lunedì contro la capolista Milan. Aggiungendo alla cattiva notizia, quella che in Coppa mancherà anche Gianluca Mancini, assente in Europa per le prime tre partite causa squalifica rimediata per la partita col Siviglia (a meno che la Uefa non accolga l’appello alla riduzione avanzata dalla società giallorossa), la prova del nove, per Ibanez e Kumbulla, è già dietro l’angolo, sia che l’allenatore portoghese decida di giocare con una difesa tre, sia che rilanci la linea a quattro, come ha fatto a sorpresa contro il Benevento.
Dando uno sguardo alla Serie A, la Roma si è confermata come in possesso di una delle difese più fallose, con ben due giocatori nelle prime posizioni: Mancini e Ibanez. L’italiano si classifica primo(a parimerito con Kucka ma con più minuti giocati) con nove falli commessi mentre il giovane brasiliano, fermo a sei fischi a sfavore, si posiziona quarto. Occhio però anche a Kumbulla. L’albanese – che la Nazionale italiana ha inutilmente corteggiato negli anni per renderlo azzurro – ha infatti quel ghigno da marcatore che serve per blindare il reparto.
Se già la sfida contro gli Young Boys (per giunta in trasferta) sarà un esame probante per la coppia giallorossa, lunedì è già all’orizzonte quella contro il Milan, guidati da Sua Maestà Ibrahimovic. Se Smalling non ce la facesse a recuperare, per Ibanez e Kumbulla la sfida di San Siro rappresenterebbe un vero e proprio esame di maturità da non sbagliare.
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