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LA GAZZETTA DELLO SPORT

I 13 ultrà rischiano fino a 5 anni di carcere

I 13 ultrà rischiano fino a 5 anni di carcere - immagine 1
Restano in prigione fino al 26 novembre, giorno del processo: per 8 di loro l'accusa di violenza aggravata
Redazione

Due mesi di carcere, con il rischio per qualcuno di una pena fino a cinque anni di reclusione. È quanto deciso ieri dal tribunale di Nizza nei confronti dei 13 ultrà (tra i 20 ed i 60 anni, alcuni già sottoposti a Daspo) finiti a processo per direttissima per i disordini di martedì sera, scoppiati nel centro della città francese. A tutti e 13 è stato contestato il reato di "partecipazione ad associazione dedita alla violenza volontaria ed alla devastazione". A 4 di loro, poi, anche il porto d'armi di categoria D (in Francia sono tutti gli oggetti pericolosi per la sicurezza pubblica). Per otto, invece, l'accusa più grave, quella di "associazione di malfattori dedita alla violenza aggravata". Questi otto, scrive Andrea Pugliese su 'La Gazzetta dello Sport' sono stati considerati i leader del gruppo e rischiano - appunto - fino a 5 anni di reclusione, visto che per tutti la fedina penale parla già di partecipazione a disordini nelle sfide esterne giocate contro Tottenham, Athletic Bilbao e Servette. Gli avvocati che li hanno difesi (Luisella Ramoino e Maina van der Bekken) avevano chiesto il rientro in Italia, con successiva partecipazione al processo. Fattispecie rigettata dal giudice, che ne ha decretato la detenzione fino al 26 novembre, giorno del processo. Per gli altri 89 fermati (di fatto tenuti per 24 ore in stato di arresto nelle varie stazioni di polizia della Alpes-Maritimes), invece, è andata bene, visto che se la sono cavati con un provvedimento d'interdizione che gli impedirà di entrare nel distretto di Nizza (la nostra provincia) nei prossimi sei mesi. Gli 89 hanno dovuto però lasciare in fretta e furia la Francia entro le ore 15, in caso contrario sarebbe scattata la detenzione anche per loro.