(Gazzetta dello Sport - F.Oddi) Nel ritiro dell'Under 21 a La Borghesiana ci sono cinque giocatori che hanno lavorato con Zeman e quattro che sperano di lavorarci.
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Guardaci mister «Benvenuto Zeman. Almeno tu puoi darci una chance?»
(Gazzetta dello Sport – F.Oddi) Nel ritiro dell’Under 21 a La Borghesiana ci sono cinque giocatori che hanno lavorato con Zeman e quattro che sperano di lavorarci.
Federico Viviani poteva essere il sesto del Pescara in azzurro: il boemo lo aveva chiesto, la Roma non ce lo ha mandato: per la stima di Luis Enrique ma anche perché si sarebbe dovuto giocare il posto con Verratti (che giocava in casa). Così uno è entrato nel giro della Nazionale A, mentre l'altro in Under 21 è tra gli ultimi arrivati. «È normale che si parli tanto di Verratti — spiega Viviani — è uno dei migliori centrocampisti d'Italia. Lavorare con Zeman sarebbe importante per noi giovani, potrebbe insegnare a tutti. Caprari l'ho sentito pochi giorni fa, era contentissimo della sua scelta. Se per me sarebbe stato meglio fare 40 partite in B al Pescara che sei con la Roma? Bella domanda. Che non mi sono mai posto, perché la società non mi ha mai voluto trattare. Il mister puntava su di me».
TEMPO DI RESTARE Puntava anche su Cassetti centrale, il mister della scorsa stagione, su Cicinho a destra e José Angel a sinistra: per Alessandro Crescenzi gli spazi ci sarebbero ampiamente stati, ma pure lui, come Cassetti, fu provato al centro della difesa. E decise di andarsene a giocare a Bari. «Sabatini era contrario: voleva tenermi, pensava potessi dare una mano. Ma io avevo deciso di andar via. Forse se mi avessero provato nel mio ruolo, mi sarei regolato diversamente. Ma ero giovane, dovevo giocare». Giovane lo è ancora — farà 21 anni il 25 settembre — ma dopo tre campionati di B, tra Grosseto, Crotone e Bari, ora è pronto per la A. «Sinceramente credo di sì. Farò il ritiro con la Roma, poi si vedrà. Zeman mi piace molto. Credo di avere le caratteristiche ideali per il suo gioco».
RITORNO ALL'AZZURRO Meno certezze per il regista arretrato Simone Sini, tornato in Under 21 a dieci mesi di distanza dall'esordio, il 10 agosto con la Svizzera. Erano andati insieme a Bari lui e Crescenzi, a gennaio è passato a Livorno. Annata complicata: negli stessi giorni arrivò Morosini, si ritrovarono in stanza insieme, divennero subito amici. «Però, parlando solo del campo, le cose sono andate bene: mi sono fatto male un mesetto fa, ma prima avevo giocato quasi sempre. Vogliono riscattare la comproprietà, mi fermerei volentieri lì. Certo, se viene Zeman, almeno il ritiro... Magari mi metto a fare l'ala — scherza — largo a destra, e rientro sul sinistro». Per il centrocampo, c'è già Florenzi, 11 gol in 35 partite col Crotone. «Se me lo chiedono, gioco anche terzino destro (e quest'anno lo ha fatto sul serio, ndr). Ma il mio ruolo è intermedio. Più lì che davanti alla difesa». Come a dire che i ragazzi della Roma già ragionano col 4-3-3.
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