rassegna stampa

Grinta e geometrie: Veretout è già un idolo

LaPresse

Il mediano è il faro del centrocampo giallorosso: "Ma occhio all'Atalanta, è forte: che sfida"

Redazione

Jordan Veretout è stato il giocatore che, insieme a Dzeko, si è preso la scena dopo la vittoria in casa del Bologna, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". È stato il giocatore che ha unito tre direttori sportivi giallorossi nell’ultimo anno, da Monchi a Petrachi passando per Massara ma, soprattutto, è l’uomo che con le sue geometrie, i suoi piedi delicati, il fisico e il coraggio ha iniziato a prendere sulle spalle la Roma.

Ieri mattina, prima dell’allenamento, intervenendo alla radio del club il centrocampista francese ha sintetizzato quello che per tutti i romanisti rappresenta la partita vinta a Bologna: "Ci ha dato morale, ci ha dato fiducia perché con questo spirito possiamo fare ancora meglio". I compagni iniziano a fidarsi sempre di più, passandogli continuamente il pallone. E se persino un ex calciatore come Giuseppe Giannini nei giorni scorsi l'ha ribattezzato come "l'ideale per la Roma, ha caratteristiche uniche", allora l'incoronazione appare completa: "Ci piace il nostro gioco, anche se dobbiamo un po’ migliorare negli ultimi trenta metri. Tutti sono importanti, dobbiamo fare il massimo per vincere. Non è importante andare in panchina, ma vincere per la squadra".