Ci sono dei momenti in cui il tempo non ti aspetta. Ne avresti bisogno per crescere, per rafforzare le tue sicurezze e nascondere meglio i tuoi punti deboli, ma i giorni sono pochi e molto, invece, quello che c’è da fare. È con questo spirito, in fondo, che la Roma si avvicina al mercato di gennaio, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Il successo con l’Atalanta ha riaperto l’uscio alla possibilità di agganciare il quarto posto, così come la partita di domani contro la Sampdoria potrebbe fornire qualche nuovo gradino nella scalata verso l’altro. Qual è il problema? Che a gennaio, quando il campionato ricomincerà, i ragazzi di José Mourinho saranno attesi subito da due match importantissimi: contro il Milan (6 gennaio) e contro la Juve (9 gennaio). Morale: nel migliore dei mondi possibili già dai primissimi del mese lo Special One vorrebbe rinforzi utili alla causa, ma tutto questo sarà possibile? Insomma, dopo che quello estivo è stato definito mille volte dall’allenatore portoghese come un mercato "di reazione" per via dell’infortunio di Spinazzola e la partenza di Dzeko, adesso ci sono stati quattro mesi per pianificare, da parte del general manager Tiago Pinto, un progetto di rinforzi. In uscita ci sono - oltre agli “epurati” Santon e Fazio - di sicuro Diawara, Villar e Reynolds, non è escluso però che anche Kumbulla possa cambiare aria, ma a quel punto i ruoli da rinforzare non sarebbero più due (un centrocampista, un terzino di fascia destra), bensì tre (ci sarebbe da aggiungere un centrale difensivo). In mediana, prese le distanze da Herrera dell’Atletico Madrid, resta solida la pista che porta a Grillitsch dell’Hoffenheim. L’austriaco sarà svincolato a giugno e quindi la Roma conterebbe di prenderlo a prezzo di saldo, senza dover lottare con alti ingaggi, come ad esempio avverrebbe per Tolisso del Bayern Monaco. Discorso diverso per il ruolo di fascia. Se a centrocampo Mourinho vorrebbe un titolare, sulla fascia destra quella posizione un padrone ce l’ha già, ed è Karsdorp. Il problema è che non ha sostituti affidabili e così si punta a una rosa di nomi, con un nodo da scegliere: si lavora solo sul presente o anche sul futuro? Nel secondo caso, fra i profili vagliati c’è quello del norvegese Pedersen del Feyenoord, 21 anni, col contratto in scadenza nel 2026. Tra i giovani, bisognosi però di esperienza, è stato offerto anche il senegalese Bouna Sarr, 21 anni, del Bayern Monaco, che però finora ha giocato poche partite. Se invece si cercasse un usato sicuro, l’Udinese ha proposto Stryger Larsen, 30 anni. Il danese ha il contratto in scadenza a giugno e quindi acquistarlo non dovrebbe essere una impresa titanica.
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