Un vortice di gol, emozioni, ribaltamenti di risultato (0-2, 3-2, 3-3 finale) e occasioni sprecate. Anche il regolamento dei conti tra Spalletti e Totti: mezzogiorno e mezzo di fuoco, restando in tema con l’ora d’inizio.
rassegna stampa
Gomez-Borriello che show Atalanta, stop sul più bello
L’argentino fa ammattire la Roma, l’italiano segna due gol, Reja non sbaglia niente: da 0-2 a 3-2, avrebbe meritato il successo. Poi Totti...
Neanche l’Atalanta può gioire: avrebbe chiuso il discorso salvezza in anticipo, con il successo più bello della stagione. Ma il rimpianto vero è della Roma, lanciatissima e contro un rivale da 12 punti nelle ultime 17 giornate. Spalletti aveva nel mirino il Napoli ansimante e i gruppi di Champions, ora sente addosso il fiato di Mancini. Una grande avrebbe messo in cassaforte la partita dopo lo 0-2 di Digne (scambio in area con Perotti) e Nainggolan (contropiede e botta dal limite) tra il 23’ e 27’. Ma la Roma grande non è ancora. Almeno a giudicare dalla sfilata di sviste individuali e collettive.
Sbaglia per primo Spalletti ritardando il cambio che Digne, infortunato, chiedeva invano: proprio il francese non riesce a chiudere su D’Alessandro nel contropiede lanciato da Gomez, rimettendo così in pista l’Atalanta. Sbaglia Manolas che si perde Borriello in area, su angolo di Gomez, spalancando il 2-2 di testa. Sbagliata è tutta l’impostazione difensiva, con la linea del fuorigioco troppo alta: ne approfitta lo strepitoso Gomez e, in uno degli innumerevoli contropiedi, strapazzato il povero Rudiger, appoggia a Borriello l’incredibile 3-2.
Infine, partita nella partita, il 3-3 di Totti. In un assedio disperato, con un 4-1-4-1 che di fatto è 3-1-5, visto che Florenzi va a fare stabilmente l’ala. La botta è alla Totti, nell’angolo giusto: altrimenti non è detto che il pari sarebbe arrivato. Le palle perse fanno capire che il capitano non può reggere dall’inizio: ma ormai il suo è un caso che va oltre la tattica, è quasi ideologico. E può squarciare la Roma.
(F. Licari)
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