Oggi Radja Nainggolan toccherà quota 200 partite con la Roma, e farlo con la stessa maglia non è poi un traguardo così banale. Soprattutto oggi, soprattutto in questo calcio che non conosce più né bandiere, né certezze. Nonostante le mille voci di mercato che lo hanno sempre accompagnato, Nainggolan per la Roma e per il mondo che la circonda una piccola grande certezza lo è diventato eccome, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport".
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Gol, magie, futuro: Nainggolan-Roma alla 200ª puntata
Radja a cifra tonda col Chievo. L’Arsenal lo vuole, lui pensa al Liverpool. E oggi arriva Pallotta
In questi quasi 4 anni e mezzo di Roma, Nainggolan è diventato davvero un simbolo universale del tifo romanista. Cosa che gli ha permesso di entrare nel cuore della gente e di giocare con una continuità mostruosa: in tutto esattamente 152 partite in Serie A, 9 di Coppa Italia, 13 in Europa League e 25 in Champions. Poi toccherà a Di Francesco decidere se Radja andrà in campo dal via o meno anche oggi pomeriggio, ma in una partita da vincere sembra difficile che il tecnico della Roma si privi di lui. L’alternativa, eventualmente, è Gerson, magari con Nainggolan dentro a partita in corsa. Difficile però pensare che il Ninja non ci sia. Di queste 199 gare giocate finora in giallorosso ce ne sono alcune che Nainggolan non dimenticherà mai. Come l’esordio assoluto con la maglia della Roma (9 gennaio 2014, in Coppa Italia, contro la Sampdoria) o quel Fiorentina-Roma di qualche mese dopo (19 aprile) in cui un suo gol firmò il ritorno matematico della Roma (di Garcia) in Champions. Oppure la doppietta all’Inter a San Siro, il 26 febbraio 2017: quello fu probabilmente il suo punto più alto. E poi le reti alla Lazio (4 dicembre 2016 con un destro da fuori che non lascia scampo a Strakosha o nel derby d’andata di questa stagione), al Milan (eurogol a Donnarumma) o alla Juventus, la vera nemica di sempre.
Probabilmente a fine stagione ci si rimetterà a tavolino e si deciderà cosa fare, dopo che nel mercato di gennaio Nainggolan è stato ad un passo dal trasferimento in Cina, all’Evergrande. Luis Enrique ha già fatto sapere che, se dovesse davvero sbarcare a all'Arsenal, farà di tutto per portarlo con sé. C’è ancora tempo e, considerando che Radja ha già rifiutato una volta il trasferimento a Londra (al Chelsea), non è detto che anche con tanti soldi i Gunners riescano davvero a convincerlo. E per ora non ci pensa neanche James Pallotta, che sbarcherà oggi verso l’ora di pranzo a Ciampino, per poi recarsi allo stadio. Il presidente resterà fino a giovedì mattina, subito dopo Roma-Liverpool.
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