rassegna stampa

Gol, assist e tattoo. Cento colpi di Radja

Da Garcia a Spalletti, dal centrocampo a 3 a quello a 4, dal reparto in linea a quello a rombo, il centrocampista belga è sempre stato un punto fermo della squadra giallorossa

Redazione

Ventisei mesi e 100 partite con la Roma dopo, Radja Nainggolan è diverso nel fisico, nel carattere e nel gioco: molto meno presente sui social network, molto più protagonista in campo, punto fermo del club e del Belgio. Intanto il belga si gode un importante traguardo: mercato permettendo la Roma sarà la squadra con cui avrà giocato più partite (col Cagliari è arrivato a 137, col Piacenza a 74), per ora è quella che lo ha visto più volte andare in gol (9, contro le 7 della Sardegna) e fare più assist, 11. In 100 presenze ha giocato oltre 8mila minuti, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport".

Da Garcia a Spalletti, dal centrocampo a 3 a quello a 4, dal reparto in linea a quello a rombo, Nainggolan è sempre stato un punto fermo. La Roma lo ha pagato, tra prestito, comproprietà e riscatto 18 milioni di euro, a cui dover aggiungere i soldi «caricati» su Ibarbo per non appesantire il bilancio. Una cifra importante per Trigoria ma di cui oggi, se il belga fosse sul mercato, rientrerebbe eccome, con tanto di plusvalenza.

Nello spogliatoio il numero 4 è uno di quelli che fa più gruppo, col tempo sta imparando anche a limare alcuni eccessi caratteriali del passato. È uno dei più attivi sui social, ma le liti con i tifosi avversari hanno lasciato spazio alle immagini di un tenero papà e di un compagno di squadra che pubblica volentieri momenti di vita tra ragazzi. La Roma se lo gode anche per questo e incrocia le dita: è diffidato, dovrà stare attento ai cartellini contro l’Interper non saltare la Lazio. Nella partita più intensa, Spalletti non ha alcuna intenzione di rinunciarci.