La Roma spiega le sue verità cominciando da 4 punti cardine: la dirigenza non cerca il facile consenso (sarebbero bastati i rinnovi di Totti e De Rossi), gli investimenti sono stati ingenti (anche se non tutti illuminati), la proprietà è pronta a ricapitalizzare (se lo riterrà opportuno), il nuovo stadio di proprietà è
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Giovani, bassi costi e nuovo stadio: così Pallotta progetta la rinascita
Il mantra per il futuro sarà: giocatori da acquistare fino a 27 anni (e i più giovani da tenere almeno 24 mesi per valorizzarli), da prendere in prestito se esperti, con un monte ingaggi sostenibile
indispensabile per la competitività (altrimenti il rischio è quello di diventare un piccolo club in Europa), come riporta La Gazzetta dello Sport.
Il tutto, con circa 60 milioni in meno dovuti alla mancata partecipazione alla Champions, che però stavolta non è costata il sacrificio di uno dei due gioielli, individuati in Zaniolo e Under. Ribadita la correttezza nelle plusvalenze (reali e non fittizie), c’è la volontà di ribadire che, come tutti, ogni anno una cessione importante è da prevedere; più di una se il 4° posto rimanesse un miraggio.
Detto questo, il mantra per il futuro sarà: giocatori da acquistare fino a 27 anni (e i più giovani da tenere almeno 24 mesi per valorizzarli), da prendere in prestito se esperti, con un monte ingaggi sostenibile, possibilmente cercando di non spendere più di 2,5-3 milioni più bonus.
L’obiettivo virtuoso è non avere più spese che coprano il fatturato quasi al 100% e scendere al 75% raccomandato dalla Uefa, ma non sarà semplice. E qui lo stadio torna in ballo, con la Roma decisa ad accelerare "l’ultimo miglio" per Tor di Valle o prendere in considerazione Fiumicino per non perdere tutto l’investimento fatto finora, anche se Pallotta non parla di disimpegni.
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