Zinedine Zidane torna in Italia per dar battaglia. A Roma debutterà in Champions e l’idea è quella di vincere, ovvio. Sono passati quasi vent’anni dallo sbarco del timido Zinedine a Torino. I primi mesi furono complicati. Spogliatoio traboccante di personalità: Conte, Peruzzi, Ferrara, Montero, Deschamps, Del Piero… il trionfo europeo, l’abitudine a vincere. Come riporta La Gazzetta dello Sport in un pezzo di Filippo Maria Ricci, Zidane ebbe qualche problema tattico fino a una notte di fine ottobre, quando con l’Inter segnò su punizione e la Juve vinse 2-0. Fu allora che Zizou prese sicurezza. Poi il trionfo nell’Intercontinentale contro il River e poi lo scudetto. La mancanza di un successo in Champions ha finito col condizionare il giudizio della storia italiana di Zizou. Farcita di magie, arricchita da 2 scudetti ma zoppa, soprattutto se paragonata alla carriera internazionale. Zizou a Torino ha vinto ma non è mai stato Platini. E il rapporto con l’Italia è corso in parallelo alla relazione sportiva con la Juve. Veronique, la moglie, voleva andar via da un po’, nel 2000 l’Avvocato gli strappò un anno. L’estate successiva dopo una gran litigata con Moggi la Juve cedette la stella e investì il bottino su Buffon, Thuram, Nedved, Cannavaro, Inzaghi.
rassegna stampa
Gioia o tormento? Zidane in Italia la storia continua
Zinedine Zidane torna in Italia per dar battaglia. A Roma debutterà in Champions e l’idea è quella di vincere
© RIPRODUZIONE RISERVATA