rassegna stampa

Gioco d'attacco e nuovo stadio così cresce la Roma

(La Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) – Domani, un anno fa, il futuro aveva unghia affilate e un rosario di desideri da sgranare come una preghiera laica.

Redazione

(La Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) - Domani, un anno fa, il futuro aveva unghia affilate e un rosario di desideri da sgranare come una preghiera laica.

Il 15 aprile 2011 la nuova Roma nasceva a Boston, portando in dote innanzitutto due cose: il desiderio di fare piazza pulita di un passato e un presente divenuti esangui e la speranza di vittorie non più episodiche. Inutile dire che, per un progetto descritto di lungo periodo, dodici mesi non possono essere sufficienti per fare un bilancio, ma è possibile sottolineare alcune linee guida del nuovo corso.

Dirigenza & Squadra Innanzitutto la squadra dirigenziale scelta per portare avanti il progetto. Franco Baldini d.g., Walter Sabatini d.s e Claudio Fenucci a.d.: una trimurti che ha fatto parlare addirittura di rivoluzione culturale in arrivo. Affermazione impegnativa? Probabilmente sì, ma di sicuro le scelte più innovative sono state fatte proprio sul fronte squadra. Innanzitutto l'idea Luis Enrique. Piaccia o meno, l'allenatore spagnolo ha portato un tipo di gioco d'impronta barcelloniana che ha fatto della vocazione offensiva un mantra irrinunciabile[...]

Società In cima alla piramide la gestione è stata più complicata, soprattutto in avvio. La stessa composizione della proprietà 60% alla cordata Usa rappresentata dai magnati DiBenedetto, Pallotta, Ruane e D'Amore; 40% a UniCredit, che aveva il doppio ruolo di venditore dell'asset e co-gestore all'inizio ha portato qualche ruggine che ha fatto slittare il closing ad agosto. Detto questo, la gestione corrente può ora contare sul supporto finanziario di UniCredit a tassi d'interesse intorno al 4,5%, che nell'ultima semestrale vantava crediti per circa 70 milioni e si appresta, insieme ai soci di maggioranza a varare una prima ricapitalizzazione di 50 milioni entro fine maggio la parte della banca è stata già versata e una seconda addirittura di 135, visto che il prossimo bilancio dovrebbe chiudersi con una perdita intorno ai 55 milioni. Proprio le ricapitalizzazioni in arrivo porteranno a una grande novità: l'uscita dalla Borsa.[...]

Obiettivo Howedes Una cosa è certa: il presidente DiBenedetto, nonostante il suo ritorno di domani, ha ora un ruolo solo di facciata, visto che il Cda del 14 dicembre gli ha tolto tutte le deleghe. Se la composizione delle quote della LLC — cioè la società che gestisce il pacchetto di controllo della cordata Usa — è misteriosa, il vero uomo forte è Jim Pallotta, che infatti ha imposto un suo uomo Mark Pannes come secondo a.d. E un paio di accelerate, infatti, sono da segnalare: la partnership di 6 anni con la Disney per lo sviluppo del marchio e la vicenda stadio, affidata alla Cushman & Wakefield controllata dagli Agnelli per il reperimento dell'area e all'architetto Dan Meis per la progettazione. Tempi? Non prima del 2015. Abbastanza per sperare che nel frattempo sul fronte successi qualcosa si cominci a raccogliere. E proprio per questo il prossimo mercato, su cui si investirà un cinquantina di milioni, stavolta non sarà puntato sui baby ma su giocatori già pronti, stile il difensore tedesco Howedes Schalke. [...]