- CALCIOMERCATO
- PRIMAVERA AS ROMA
- FEMMINILE AS ROMA
- GIOVANILI AS ROMA
- COPPA ITALIA
- INFO BIGLIETTI
- FOTO
- REDAZIONE
Getty Images
Il grande invitato per Fiorentina-Roma di oggi pomeriggio, ore 15, è il gol. La crisi dei viola si legge anche in questi dati: tre reti in cinque partite di campionato, ma anche soltanto dieci conclusioni arrivate in porta, dati della Lega alla mano. Secondo questi numeri, nessuno ha fatto peggio in Serie A. La Roma è quasi simile come conclusioni (63 contro 57), ma inquadra lo specchio con più frequenza (24 volte), anche se le esultanze sono state finora cinque. Due marcature in più sono state sufficienti comunque per arrivare in testa alla classifica, mentre i fiorentini penano sul fondo e hanno dietro soltanto Genoa e Pisa. La differenza quindi - sottolinea Pierfrancesco Archetti su 'La Gazzetta Sportiva' - viene scritta dalla difesa: un solo gol incassato dalla Roma, sei dalla Fiorentina. Gian Piero Gasperini ha capitalizzato ugualmente l’avarizia offensiva, Stefano Pioli non ha potuto proporre il raccolto dell’attacco per nascondere le magagne della difesa.
Se nello spogliatoio, a porte e microfoni chiusi, si cercano le colpe di queste situazioni, si possono guardare gli attaccanti o chi li rifornisce. Moise Kean nella scorsa stagione ha infilato 25 reti, di cui 19 in campionato. È andato sopra le sue medie tanto da meritarsi il ritocco al contratto. Adesso è a zero in A e in Conference. Talvolta ha cambiato partner (Piccoli, Dzeko) quindi ci può stare il mancato affiatamento; in alcune scene gli è mancata la determinazione che aveva nel passato: sarà una partenza lenta, ma in Nazionale ha esultato tre volte in due partite. Dalle fasce (Dodò e Gosens) urgono inviti penetranti, dal centrocampo idee diverse. Anche l’attacco giallorosso era a secco poi Dovbyk si è sbloccato con il Verona ma ora è ricaduto nella delusione, con i due rigori falliti in coppa. Eppure Gasp pensa di rimetterlo titolare per mancanza di concorrenza, visto che Ferguson non sembra tirato fisicamente. Dybala torna tra i convocati, ma il suo dovrebbe essere un utilizzo cauto e parziale. Spetta ancora a Soulé e Pellegrini accendersi sulla trequarti, sveltire il gioco verticale, creare la superiorità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA