Dieci anni fa era uno dei raccattapalle, sognava di poter sfidare lui un giorno Totti«una leggenda a cui è impossibile non ispirarsi». A dirlo Rachid Ghezzal, esterno di 24 anni, il più estroso e imprevedibile della generazione d’oro, formata in casa, che ha restituito lustro al Lione in campo stasera contro la Roma negli ottavi di Europa League.
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Ghezzal: «Totti, ti aspettavo da 10 anni»
Nel 2007 era raccattapalle del Lione, ora affronta la Roma: «S’inizia a giocare sognando sfide così»
Di quella partita cosa ricorda?
«Beh, la magia della Champions. Ero uno dei raccattapalle. Il Lione era favorito, ma la Roma fu travolgente. Il gol di Mancini, con tutte quelle finte, ci fece molto male».
E Totti c’è ancora.
«Non ho mai avuto idoli ma è impossibile non ispirarsi a calciatori come lui. Da bambini si sogna di diventare professionisti anche per affrontare leggende del suo calibro. Quest’anno dopo Buffon sfido Totti. Mi reputo fortunato».
Che partita si aspetta?
«La Roma è uno squadrone, parte favorita. Però in campo sarà 50-50. A noi è servito il doppio confronto con la Juve in Champions per capire che non siamo poi così lontani. Servirà una prestazione da Champions. Sarà complicato, ma non impossibile».
Grenier l’ha sentito?
«Si, ma non mi ha dato dritte. Siamo cresciuti e arrivati insieme in prima squadra dal centro di formazione. E’ una partita particolare per noi e per lui, anche se non può giocare».
(A. Grandesso)
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