rassegna stampa

Gervinho e Destro: niente fischi, solo applausi

Intanto oggi ci sarà la presentazione ufficiale della squadra. Parlerà il sindaco Michele Cereghini (che già ieri si è lanciato in un «Spero che Pinzolo possa accogliere un colpo di mercato»), lo farà anche Rudi Garcia e forse il capitano...

Redazione

Chi invece si aspettava fischi, insulti e magari anche qualche pernacchia è rimasto deluso. Niente di tutto questo né per Gervinho né per Destro, i due attaccanti della discordia, quelli destinati a partire anche per «liberare» quel tesoretto da reinvestire poi sul centravanti pesante, Dzeko o chi per lui. Ma ieri a Pinzolo non c’è stato spazio né tempo per le contestazioni, ma solo un clima di grande gioia e felicità. Anche se poi Gervinho ha sbagliato un po’ tutti gli esercizi (anche tra le risate di qualcuno) e Destro ha provato a mettere su un bel sorriso, anche se a tratti apparso forzato, come quello di chi sa di essere lì solo di passaggio. Chissà, magari il ritiro lo finiranno anche, e magari voleranno pure in Australia ed Indonesia per la tournée.

E OGGI RAFTING - Di certo, anche stasera si prenderanno pure loro una bella fetta di applausi, quando nella piazza principale del paese ci sarà la presentazione ufficiale della squadra.Parlerà il sindaco Michele Cereghini (che già ieri si è lanciato in un «Spero che Pinzolo possa accogliere un colpo di mercato»), lo farà anche Rudi Garcia e forse il capitano Francesco Totti. Oltre alla dirigenza, ovviamente, rappresentata a Pinzolo dal d.g. Mauro Baldissoni, dal ceo Italo Zanzi e dall’uomo di fiducia di Pallotta, Alex Zecca. Un modo come un altro per compattarsi, quel team building a cui tiene da matti anche Rudi Garcia. E non è un caso, infatti, che domani invece della classica doppia seduta ci sia solo un allenamento, fissato nella mattina. Poi, molto probabilmente (e tempo permettendo) tutti a fare rafting, proprio come due stagioni fa a Riscone di Brunico. Perché aiuta a stare insieme, ad aiutarsi nelle difficoltà e a cementarsi davanti agli ostacoli. Una squadra nasce anche così, soprattutto quando hai pochi giorni a disposizione per stare insieme. È il gruppo, quello che alla fine fa la differenza.