rassegna stampa

Gerson e Iturbe. Il futuro a Roma si decide adesso

Poco più di un mese per convincere società e tecnico a puntare ancora su di loro. Gennaio si avvicina, e da qui al mese del calciomercato, di opportunità da sfruttare ce ne saranno ancora di meno

Redazione

Poco più di 500 minuti in due, la voglia di emergere che si scontra con la realtà: per Spalletti Gerson e Iturbe sono poco più che comprimari. Costati quasi 45 milioni di euro, per ora del rendimento che giustifica l’investimento non c’è traccia. E se per il brasiliano è ancora presto per dire se sia o no un flop, Iturbe è alla terza stagione in cui non riesce a lasciare il segno. Entrambi a gennaio vorrebbero restare, ma alla Roma conviene tenerli per farli giocare così poco? E Spalletti, quando a Mediaset dice che «i sostituti di Salah li abbiamo in casa» si riferisce anche all’ex Verona o no?

In teoria sì, come scrive Zucchelli su La Gazzetta dello Sport, ma poi ci sono i fatti. E dicono che Manuel in campionato ha giocato solo con Samp, Fiorentina e Crotone per un totale di mezz’ora abbondante e sono due mesi, cioè dal 21 settembre, che non vede campo. Difficile, allora, pensare che possa essere lui (che pure avrebbe lo stesso ruolo e lo stesso piede, il sinistro) a sostituire Salah. «Voglio puntare su Iturbe e su El Shaarawy quando Momoandrà in Coppa d’Africa», ha ribadito Spalletti, ma in questo mese, fino alla sosta, Iturbe deve dare delle risposte convincenti. Le partite contro Viktoria Plzen e Astra Giurgiu non sono proibitive, ma è difficile capire se basteranno a convincere Spalletti a dargli qualche occasione.

Il brasiliano, invece, dovrebbe giocare il Sudamericano Sub 20 e quindi non andrà in prestito, anche se un’esperienza del genere potrebbe fargli bene. Lui, attraverso Instagram, ha scartato l’ipotesi: «Mi sento in completaevoluzione nel club e mi sto adattando sempre di più alla Roma e al calcio italiano. Vorrei chiarire una volta per tutteche non esiste alcuna trattativa per un prestito, il mio obiettivo è di aiutare laRoma in questa stagione e graziea questa struttura migliorerò ancora». Rispetto ad Iturbe qualche segnale di vita lo ha dato, soprattutto in Europa League, ma deve crescere fisicamente, diventare più rapido di gambe e di testa. Spalletti ci sta lavorando, ma di tempo per gli esperimenti ne ha poco.

E poi c’è Strootman, uno che la Roma se l’è già ripresa e che ieri ha parlato al sito dell’Uefa: «Dopo l’infortunio sonouna persona diversa, l’ultima delle tre operazioni è stata la più dura. Ma non ho mai pensato di smettere. Ora puntiamo a vincere tutto: campionato, Euroleague e Coppa Italia. La Juve? Non mi interessa. È fortissima, manoi dobbiamo solo pensare a vincere tutte le partite».