Uno è il futuro della Roma, l’altro il passato che si ripresenta all’improvviso, neanche troppo gradito. Dieci anni di differenza, due storie che più distanti non potrebbero essere, eppure ieri hanno corso insieme a Trigoria, uno accanto all’altro: il brasiliano Gerson, sbarcato il 6 gennaio da Rio e l’ivoriano Doumbia, arrivato da Mosca lo stesso giorno. I due, come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", si sono allenati con il preparatore Luca Franceschi (per Gerson anche test fisici in palestra) e per entrambi è una soluzione temporanea: Gerson farà per un po’ differenziato e poi si unirà ai compagni e difficilmente andrà in prestito. Doumbia, invece, continuerà a lavorare da solo (o almeno così pare) finché non gli verrà trovata una squadra. Inutile dire che ieri avevano stati d’animo opposti: Gerson aveva il sorriso e l’emozione del primo giorno di scuola, ha indossato per la prima volta i colori della Roma, ha incontrato il direttore sportivo Sabatini e gli ha raccontato tutta la sua gioia «per essere finalmente qui». Poi si è allenato, quasi stupito nell’avere come compagno un giocatore distante anni luce dal mondo Roma come Doumbia.
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Gerson & Doumbia, Trigoria scopre quella strana coppia
I due si sono allenati con il preparatore Luca Franceschi (per Gerson anche test fisici in palestra) e per entrambi è una soluzione temporanea. Il brasiliano si aggregherà a gruppo, l'ivoriano invece è in attesa di una nuova squadra
(C.Zucchelli)
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