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Se le esperienze danno spesso la dimensione della conoscenza di un uomo e di un allenatore, si può dire che Gian Piero Gasperini in ambito europeo sia già un punto di riferimento. E ora che riparte la campagna europea della sua Roma il know how del tecnico è una polizza di rendimento, una garanzia di impegno e ambizione, proprio perché oltre confini il Gasp sa (eccome) il fatto suo dopo aver conquistato in nove anni alla guida dell'Atalanta 7 qualificazioni europee, un'Europa League, una Supercoppa europea e 4 partecipazioni in Champions League. E stasera - scrive Alessio D'Urso su La Gazzetta dello Sport - la sua Roma capolista con Milan e Napoli andrà a caccia del bis dopo l'acuto di Nizza caricando i suoi come fosse già una finale. Una vittoria che il tecnico vuole a tutti costi per lanciare in alto pure le aspettative europee e nondimeno per aumentare i ricavi per le casse del club, utili per le esigenze di bilancio. Stanchezza? Macché, Gasperini rilancia su tutta la linea: "Nessuna fatica fisica, serve solo maggiore attenzione.
Con le nazionali i giocatori sono ormai abituati a giocare 11 mesi all'anno, deve diventare la normalità". E dopo aver
sbloccato Pellegrini e Dovbyk, ora Gasp si aspetta una serata da circoletto rosso anche da Evan Ferguson, a caccia del primo gol sta-gionale. "Il ragazzo si sta applicando - ha proseguito Gasperini -, lui e Dovbyk si stanno alternando ma è importante che entrambi abbiano una crescita prima di tutto sul piano atletico e fisico". Nel confronto generazionale Ferguson farà di tutto per prendersi la scena al cospetto di un "maestro": l'Europa League, del resto, è un regno delle possibilità e quella di oggi può essere l'occasione giusta per l'irlandese.
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