Gasp va accontentato per una nuova Roma

Ma che Roma sarà dopo il mercato di gennaio? E soprattutto a cosa potrà ambire? Non si parla d'altro nella Capitale, perché le voci sono tante; cost come sono tantissimi i motivi di soddisfazione per quello che è stato fatto nei primi quattro mesi. Sì, perché da qui bisogna partire: dal grande lavoro che ha svolto Gasperini, capace di portare una squadra, anzi una rosa, evidentemente incompleta a ridosso delle migliori, scrive Alessandro Vocalelli su La Gazzetta dello Sport. In piena corsa per la zona Champions, con vista anche su qualcosa in più. Una rosa, dicevamo, che inutilmente il tecnico giallorosso ha provato a irrobustire in estate, chiedendo a gran voce un attaccante, anzi due, spiegando che spesso sono i goleador a stabilire le gerarchie tra le migliori. Discorso ribadito, con quella franchezza che non fa difetto al Gasp, anche dopo la sfida con la Juve. "Perché fatichiamo con le prime? Perché loro hanno qualcosa in più". Messaggio pienamente recepito, visto che a riscaldare ulteriormente questi giorni di festa in casa giallorossa sono arrivate le notizie dall'Inghilterra e dalla Spagna. Due regali da scartare, questo è l'obiettivo, nel nuovo anno.

Innanzitutto Zirkzee, ieri salutato idealmente dal tecnico Amorim, che ha sottolineato a ogni sua giocata la mancata integrazione con il resto dei compagni. E congedato in maniera ancora più esplicita dai tifosi, che gli hanno gridato a più riprese di fare in fretta le valigie. Ma, continuando a giocare sue due tavoli, i dirigenti sono riusciti ad aprire più di un varco nel muro dell'Atletico Madrid: si può fare anche per Raspadori, a patto di trovare un accordo per un obbligo di riscatto. Fatto sta che il borsino delle aspettative è andato alle stelle. Se fosse davvero così, se arrivassero entrambi, non sarebbe facile trovare un mercato di gennaio così ricco. Il segno tangibile dell'impegno dei Friedkin che, per la verità, come si dice, non si sono mai fatti parlare dietro. Ma, restando alla squadra, è il caso di tornare alla domanda di cui parlavamo nella premessa: ma con questi potenziali acquisti dove potrà, dove potrebbe, arrivare la Roma? E non ci si può esimere dall'immaginare cosa potrebbero fare i giallorossi con una rosa perfettamente completata. Sicuramente ambire, anzi puntare senza più remore, alla zona Champions, a cui tra l'altro i Friedkin sperano di poter brindare per la prima volta: un desiderio più che legittimo per chi ha messo nel club quasi un miliardo di euro! Senza escludere, anche se nessuno lo dice, di poter rappresentare una fastidio, un pensiero, una preoccupazione, per chi sin dall'inizio punta allo scudetto. Una società solida e generosa, un grande allenatore, una squadra migliorata con due attaccanti da copertina, un pubblico fantastico e pieno di passione: perché, d'altronde, non bisognerebbe sognare?